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Stangata Covid sulle vacanze, il bonus non basta

Secondo il Codacons una vacanza di 10 giorni arriverà a costare complessivamente tra il 18% e il 20% in più rispetto allo scorso anno

La tanto agognata vacanza dopo mesi di isolamento domiciliare dovuto all'emergenza coronavirus rischia di diventare un incubo per il rincaro dei prezzi. 

E' il Codacons, l’associazione di tutela dei consumatori, a lanciare l'allarme vacanza salata 2020 dovuta a il Covid-19. Il numero degli italiani che andranno in vacanza tra Luglio e Agosto sarà inevitabilmente dimezzato, da un lato perché il generale impoverimento di milioni di famiglie che durante il lockdown hanno subito una diminuzione del redditto, dall'altro andranno ad incidere le limitazioni per le presenze nei ristoranti e il distanziamento tra gli ombrelloni. Tutto questo, come ribadisce Codacons, comporterà anche un aumento di prezzi e tariffe, una vacanza di 10 giorni arriverebbe a costare complessivamente tra il 18% e il 20% in più rispetto allo scorso anno.

Una situazione che comporterà un incremento dei listini di alberghi, case vacanza, aerei, traghetti, ristoranti, al punto che una vacanza di 10 giorni, secondo il Codacons, arriverà a costare complessivamente fino al +20% in più rispetto allo scorso anno, passando da una spesa procapite media di 736 euro del 2019 agli 883 euro del 2020.

E in tutto questo il bonus vacanza varato dal Governo non sarà in grado di salvare la stagione estiva ma nemmeno il portafogli degli italiani, considerato che potrà essere richiesto solo in base al reddito, al numero dei componenti del nucleo familiare, ed esclude le prenotazioni online.

"Ma l’emergenza coronavirus impatterà anche su prezzi e tariffe di tutto il comparto turistico – denuncia il Codacons – Il distanziamento sociale presso, spiagge, strutture ricettive e locali pubblici comporterà una forte riduzione del numero di clienti giornaliero, mentre l’obbligo di sanificazione e le altre misure di sicurezza su mezzi di trasporto come aerei e traghetti e presso gli esercizi aperti al pubblico ridurrà i guadagni per società ed esercenti ed imporrà nuovi costi a loro carico".