Cronaca

Stickers fuori controllo, pericolosi e violenti

Uno strumento delle chat in voga tra i giovani che però può nascondere molte insidie come immagini discriminatorie, antisemite, pedopornografiche

Vanno per la maggiore già da qualche tempo, ma adesso la polizia postale mette sul chi va là i giovani e i giovanissimi che li utlizzano. Sono gli stickers, fenomeno in crescente diffusione, che consiste nella condivisione sulle piattaforme di messaggistica istantanea di adesivi digitali gratuiti, a contenuto offensivo, violento, discriminatorio, antisemita, nonché pedopornografico. 

Le piattaforme di messaggistica istantanea hanno offerto agli utenti la possibilità di utilizzare, accanto a emoji, pacchetti di stickers messi a disposizione dai sistemi di messaggistica istantanea che offrono la possibilità di crearne di personalizzati e modificati ricavandoli da fotografie reali, tramite diverse “applicazioni” gratuite, disponibili per IOS e Android. 

"Negli ultimi tempi - scrive la polizia postale -, questo tipo di servizio sta ricevendo il consenso degli utenti preadolescenti e adolescenti, i quali, tuttavia, spesso ne fanno un uso improprio, diffondendo adesivi digitali dai contenuti illeciti (pedopornografici, xenofobi, discriminatori, etc.) ed esponendosi a responsabilità penali relative alla diffusione e divulgazione di materiale pedopornografico". 

Attualmente sono stati rilevati 2 casi di stickers conclusisi con il coinvolgimento di circa 20 minori di cui 2 indagati per diffusione e detenzione di materiale pedopornografico.