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Stipendi più alti per 4 dirigenti, Rossi infuriato

Interrogazione di Sì Toscana sui compensi di alcuni dirigenti trasferiti da Careggi all'assessorato alla salute. E anche il governatore insorge

La notizia è emersa grazie a un'interrogazione presentata in Consiglio regionale dai consiglieri Tommaso Fattori e Paolo Sarti di Sì Toscana a sinistra, incentrata sull'aumento di stipendio che sarebbe stato riconosciuto dal febbraio scorso a quattro dirigenti trasferiti dall'ospedale di Careggi all'assessorato alla salute al seguito di Monica Calamai, ex direttore generale dell'ospedale fiorentino messa alla guida della direzione diritti di cittadinanza e coesione sociale.

Partendo dal fatto che, per legge, i compensi di chi viene distaccato dalle aziende sanitarie o ospedaliere ad altri uffici della Regione Toscana non possono essere aumentati, Fattori e Sarti chiedono nell'interrogazione "a quanto ammontano gli stipendi in questione, se l'operazione di trasferimento ha comportato un costo aggiutivo e di quale entità per gli enti intetessati e qual è la situazione dei comandi in Regione, per i quali è previsto un limite".

Ma c'è qualcun altro che vuole saperne di più. Messo al corrente dell'interrogazione, il presidente della giunta regionale Enrico Rossi ha pubblicato su Facebook un post dal tono categorico in cui chiede spiegazioni e provvedimenti entro le 20 di stasera.

"Da un’interrogazione di consiglieri regionali risulterebbe che, nel trasferimento da Careggi al Dipartimento regionale sanità, alcuni funzionari avrebbero beneficiato subdolamente di un aumento di stipendio - scrive Rossi - Se non è vero lo si dica e lo si dimostri. Se invece fosse vero, invito a rimediare subito, entro la giornata e a riportare la situazione in termini corretti. Voci mattutine dicono che ci potrebbero essere anche altri casi. Bene.
Se ci fossero, anche a questi si deve rimediare. Come si dice in gergo, si verifichino tutti i comandi e le posizioni del Dipartimento.
Aspetto gentilmente una risposta chiara. Lo dico pacatamente e serenamente fino alle venti di stasera.
Domani non più".

E l'assessore regionale alla salute e al welfare Stefania Saccardi? Silenzio. Per ora.