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Stranieri in Toscana c'è il nuovo mediatore

Qualifica nazionale e non più solo regionale per il mediatore interculturale incaricato di assistere gli stranieri. In Toscana sono 430mila

La nuova figura di mediatore interculturale è stata presentata a Firenze nel convegno organizzato dalla Regione Toscana e da Anci Toscana. La novità sta nel fatto che il mediatore da oggi è una figura professionale legalmente riconosciuta a cui è attribuita una qualifica valida su tutto il territorio nazionale e non più solo regionale. 

Compito del mediatore è assistere gli stranieri, 430mila quelli che vivono in Toscana, nell'affrontare le sfide della vita quotidiana, dalla scuola al lavoro senza sottovalutare l'ambito sanitario. Del totale, 20mila cioè il 3 per mille sono richiedenti asilo, mentre 37mila dono imprenditori datori di lavoro. 

"Siamo infatti bombardati – ha detto l'assessore regionale Vittorio Bugli – da una rappresentazione che dipinge la presenza degli stranieri come il problema più grosso che abbiamo. Non è così. Pensate infatti cosa accadrebbe se improvvisamente gli stranieri lasciassero la Toscana. Riusciremmo a sopravvivere in una realtà che invecchia sempre di più e in cui il 25% della popolazione ha più di 65 anni?".

Per Cristina Grieco, assessore all'istruzione, il mediatore interculturale, non è "un semplice traduttore, ma un professionista in grado di mediare e mettere ogni volta in relazione due culture. Per questo quello di oggi è un traguardo importante di un lavoro che come Regioni abbiamo condotto da tempo, ma è anche l'inizio di un percorso di valorizzazione di una figura che intendiamo mettere al centro del nostro sistema di accoglienza".