Lavoro

Tirocinii, nuove regole in Toscana

Il Consiglio regionale ha varato una nuova disciplina legislativa per scoraggiare l'uso distorto di questo strumento. Controlli rafforzati

foto di repertorio

Nuove regole per i tirocinii non curriculari in Toscana. Le principali modifiche, approvate a maggioranza dal Consiglio regionale, riguardano l’ampliamento dei destinatari dei tirocini e della categoria dei soggetti promotori nonchè il divieto di rivestire, nel caso di soggetti privati, per lo stesso tirocinio, sia il ruolo di soggetto promotore che quello di soggetto ospitante. 

Si richiede inoltre che nei ventiquattro mesi precedenti il tirocinio non ci siano stati rapporti lavorativi tra soggetto ospitante e tirocinante. Ultimo punto: rafforzare il sistema regionale dei controlli.

E’ stato il presidente della commissione Sviluppo economico Gianni Anselmi (Pd) ad illustrare il testo all’aula, ricordando che sarà necessario un regolamento di esecuzione. Una delibera di giunta stabilirà le procedure e le modalità di coordinamento dei soggetti impegnati nelle attività di controllo e vigilanza.

In particolare il presidente ha rilevato che sono state accorpate in due principali categorie le varie tipologie di tirocini, quelli formativi e di orientamento, da un lato, e quelli per l’inserimento o il reinserimento al lavoro, dall’altro, rivolti anche a soggetti disabili. 

Anselmi ha quindi sottolineato che sono state inserite ulteriori disposizioni a tutela del tirocinante, che potrà svolgere un tirocinio più lungo, solo se esso è coerente con il titolo di studio ed è attivato entro ventiquattro mesi dal suo conseguimento. 

Vengono inasprite, infine, le misure correttive in caso di violazione della normativa regionale, prevedendo che il soggetto promotore o ospitante possa essere interdetto ad attivare nuovi tirocini fino ad un periodo di trentasei mesi.