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Toscana al terzo posto per gli ecoreati

In otto mesi di applicazione della nuova legge 73 reati, 108 denunce e 22 sequestri di beni. I dati sono stati diffusi da Legambiente Toscana

Secondo il presidente regionale dell'associazione Fausto Ferruzza il dato si può leggere in due modi:"Da una parte la Toscana è al centro di appetiti criminosi, ma dall'altra è anche una terra di grande contrasto alle mafie". 

La nuova legge sugli ecoreati, che ha pochi mesi di vita ( è entrata in vigore a fine maggio 2015), comincia infatti a produrre i suoi effetti grazie al nuovo sistema sanzionatorio più efficace. In sostanza, secondo Legambiente,"Siamo di fronte all’avvio di una nuova stagione per il contrasto delle ecomafie, grazie a nuovi delitti specifici da contestare, come l'inquinamento e il disastro ambientale, con limiti di pena adeguati, tecniche investigative efficaci e tempi di prescrizione raddoppiati".

Nello specifico, oltre ai due capi di imputazione più importanti, le forze dell'ordine possono contestare anche morte e lesioni conseguenti ad inquinamento, traffico e abbandono di materiale radioattivo, impedimento al controllo e omessa bonifica.

A livello italiano la Toscana arriva al terzo posto con 73 reati in otto mesi dopo Lazio e Campania dove si registrano rispettivamente 134 e 95 infrazioni accertate. 

Secondo Legambiente si può fare ancora molto, rafforzando il quadro normativo a sostegno della riconversione ecologica e approvando un pacchetto di provvedimenti per formare il personale dedito alla repressione, garantendo l'applicazione uniforme da parte della legge anche sui reati minori e potenziando le attività di indagine con la creazione di un corpo di polizia ambientale specializzato.