Attualità

Toscana ancora arancione, rabbia dei commercianti

Negozianti e ristoratori furiosi per il mancato passaggio in zona gialla decretato dagli esperti nonostante l'indice Rt sceso a 0,81

Ci speravano tutti, a partire dal presidente della Regione Eugenio Giani che ieri aveva parlato di "numeri da zona gialla", ma la Toscana resta in zona arancione e ci rimarrà almeno per altri sette giorni. Il mancato passaggio di colorazione, però, preoccupa e fa esplodere la rabbia di commercianti e ristoratori che vedono ridursi di brutto la possibilità di una prendere una boccata d'ossigeno prima del Natale che ormai è alle porte. 

Ieri sera, subito dopo la diffusione dei dati che hanno inchiodato la Toscana all'arancione, Confcommercio Toscana ha alzato la voce per voce del presidente Franco Marinoni che su Facebook ha scritto: "Lombardia e Veneto, con situazioni oggettivamente peggiori delle nostre, sono da tempo in “zona gialla”. Noi toscani ancora arancioni. Qualcuno me la deve spiegare...”.  E poi: “Non ci sentiamo rappresentati da queste istituzioni. Quelle nazionali, che non tengono conto delle nostre ragioni, e quelle locali, incapaci di farle valere. Quando si mischia incompetenza, incapacità ed inadeguatezza al ruolo tutto è possibile, anche questo schiaffo. Non a noi ma alla Toscana nel suo complesso...”

A pesare sul mancato salto in fascia gialla, nonostante l'indice di contagio Rt sia sceso a 0,81, sono i numeri che arrivano dagli ospedali: nei reparti di terapia intensiva ci sono ancora troppi ricoverati secondo i parametri del ministero della salute. E poi ci sono le Rsa che continuano a essere sede di nuovi focolai: solo ieri l'ultimo segnalato al Villone Puccini di Pistoia con 56 ospiti (su 68) e 7 operatori positivi. 

Ora, probabilmente, bisognerà aspettare fino al 20 dicembre, quindi proprio a ridosso del Natale, per passare in zona gialla.