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La Toscana dichiara guerra al gioco d'azzardo

Al via la campagna della Regione per sradicare una dipendenza che coinvolge il 7,6 per cento dei toscani. Attivo anche un numero verde

Stefania Saccardi e Serena Spinelli

I toscani non sono immuni dal gioco d'azzardo che per molti rischia di diventare una vera patologia che necessita di essere curata. Per questo la Regione Toscana ha presentato una campagna dal titolo 'Quando la vita è un gioco è in gioco la vita' in partenza il 18 febbraio con affissioni su strada, sui bus e sulla tramvia, su radio, tv e quotidiani per un investimento di 180mila euro. E poi c'è il numero verde 800 88 15 15 a cui rispondono psicologi e psicoterapeuti dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18.

Della campagna fa parte anche il logo No Slot destinato a tutti i locali che decideranno di non installare le macchinette per giocare.

I dati dell'agenzia regionale di sanità dicono che la prevalenza di giocatori patologici coinvolge una fascia tra lo 0,5 e il 7,6 per cento della popolazione. Nel 2017 secondo l'agenzia delle dogane e dei monopoli dello Stato la raccolta di denaro del gioco è stata di 4 milioni e 800mila euro con il record di Prato dove la spesa media pro capite è stata di 2.948 euro. E i più a rischio sono i giovani.