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La Toscana fa ricorso sui farmaci biosimilari

La Regione si appellerà al Consiglio di Stato dopo l'ok del Tar al ricorso di una casa farmaceutica contro le direttive regionali emanate nel 2018

Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi ha annunciato il ricorso al Consiglio di Stato in materia di farmaci biosimilari, cioè farmaci alternativi a quelli biologici brevettati, analoghi per caratteristiche ma a costi inferiori. La decisione è stata annunciata dopo la sentenza del Tar a favore del ricorso presentato da una casa farmaceutica contro le direttive in materia emanate dalla Regione nel febbraio 2018.

"La sentenza del Tar sui cosiddetti farmaci 'originator' e 'biosimilari' non avrà effetti sui conti della spesa farmaceutica del Servizio sanitario regionale della Toscana né cambierà le politiche regionali su questa materia basate sul principio dell'appropriatezza e del garantire, con l'uso corretto delle risorse, i migliori farmaci ai cittadini", ha detto Rossi che ha quindi proseguito: "La Regione Toscana farà ricorso davanti al Consiglio di Stato perché ritiene di aver seguito con scrupolo le indicazioni dell'Agenzia Italiana del Farmaco".

In una nota, la Regione fa riferimento, a supporto della decisione annunciata da Rossi, alle politiche indicate dall'Agenzia italiana del farmaco che in un documento dell'11 aprile 2018 spiega che "i medicinali biosimilari rappresentano uno strumento irrinunciabile per lo sviluppo di un mercato dei biologici competitivo e concorrenziale, necessario alla sostenibilità del sistema sanitario e delle terapie innovative, mantenendo garanzie di efficacia, sicurezza e qualità per i pazienti e garantendo loro un accesso omogeneo, informato e tempestivo ai farmaci, pur in un contesto di razionalizzazione della spesa pubblica".".