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"Toscana arancione per più di due settimane"

Secondo i dati dell'Agenzia regionale della sanità la curva dei contagi ha ripreso a salire con incrementi del 18% a settimana negli ultimi 15 giorni

Nelle ultime tre settimane la curva dei contagi da SARS-Cov2 in Toscana ha ripreso a salire. Un aumento dei casi settimanali che non ha causato un’impennata simile a quella osservata ad inizio autunno, ma una crescita lineare con incrementi medi del 18% da una settimana all’altra. E da domenica 14 secondo le nuove disposizioni del Ministero della salute la Toscana torna in zona arancione e molto probabilmente ci resterà per almeno due settimane.

Anche perché la Toscana ha registrato un nuovo aumento dei casi settimanali e una crescita dell’incidenza sulla popolazione e le regole fissate dai dpcm sono chiare: ogni regione deve restare in una data fascia di rischio almeno per 14 giorni prima di tornare nella fascia con misure più morbide.

A dirlo è l'Agenzia regionale della sanità, l'Ars, che oggi ha pubblicato il nuovo monitoraggio settimanale. Quindi dopo 5 settimane termina la permanenza della Regione Toscana all’interno della zona gialla. I dati in aumento delle ultime 3 settimane hanno portato sopra il valore 1 l’indice di contagiosità (il famoso Rt) calcolato al 31 Gennaio, con tutte le conseguenze previste dal sistema di monitoraggio ministeriale. 

L’aumento dei casi sintomatici, se non preoccupa ancora rispetto ad una maggior carico futuro ospedaliero, preoccupa maggiormente per il calcolo dell’Rt (che ricordiamo è effettuato solo sui dati dei casi sintomatici): la permanenza in zona arancione potrebbe non essere confinata solo a due settimane.

La Toscana sta sperimentando un aumento dei casi al pari di tutte le regioni che sono entrate in fascia gialla dall’11 Gennaio: eccetto la Basilicata, che continua ad avere un trend in discesa, Trentino Alto-Adige, Molise, Campania sono le regioni che mostrano un aumento simile a quello della nostra regione. È da rilevare comunque che nelle ultime due settimane la Toscana rimane al di sotto del tasso d’incidenza medio italiano, ed è la settima regione con l’incidenza più bassa. 

Tutte le province hanno avuto un incremento di positività nel corso delle ultime 3 settimane, ma sembrano essere quelle di Pistoia e di Massa Carrara, come durante la prima ondata, quelle maggiormente colpite. 

Per quanto riguarda la composizione d’età, tutte le fasce d’età mostrano un aumento nelle ultime 5 settimane,in particolar modo le fascia d’età 14-19 anni e 25-44, mentre la fascia d’età dei più piccoli, tra i 3 ed i 5 anni, ha stabilizzato oramai i tassi d’incidenza dopo un primo forte aumento sperimentato in coincidenza con la riapertura delle scuole. La vera novità rispetto alla prima e alla seconda ondata è rappresentata dalla classe d’età dei più anziani, quella sopra gli 85 anni, che mostra addirittura una riduzione rispetto a 5 settimane fa, probabile conseguenza diretta delle vaccinazioni somministrate agli utenti ed agli operatori delle Residenze sanitarie assistite. Sono infatti oltre il 90% gli utenti RSA vaccinati con prima dose, e circa l’80% ha concluso il ciclo vaccinale.

Le buone notizie arrivano ancora dal numero di ricoveri totali, intorno agli 800 in totale (erano più di 2.100 al picco della seconda ondata) e dal numero di ricoverati in terapia intensive che sono sempre intorno a 130. Questa è la sicura conseguenza dell’abbassamento dell’età media dei casi, che esita in minor ricovero, almeno fino ad oggi: solo il 15% dei posti letto è quindi occupato dai pazienti Covid, dato che a quanto pare non ha alcun peso nella valutazione ministeriale.