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I toscani pagano di più per mangiare di meno

Acquisti di alimentari in calo ma scontrini più salati per le famiglie toscane. Ecco il borsino aggiornato degli alimenti freschi e da dispensa

Le famiglie toscane mangiano di meno ma spendono di più, per via di rincari alle stelle che vedono quale nuovo simbolo del lusso l'olio di semi di girasole, il cui prezzo è quasi raddoppiato nell'ultimo anno (+93%). Intanto gli acquisti dei toscani per i generi alimentari sono calati del -4,7% rispetto al primo trimestre 2022, mentre la spesa complessiva è cresciuta del +7,7%.

I dati arrivano dall'Osservatorio prezzi del ministero del Made in Italy e mettono a confronto i prezzi di Marzo 2022 e Marzo 2023. 

A parziale consolazione c'è il rallentamento nella corsa dei prezzi di frutta e verdura, ma sono molti i generi di prima necessità andati incontro a un'impennata di costi non sempre giustificata, come nel caso dell'olio di semi di girasole, dall'inizio della guerra in Ucraina con le difficoltà di approvvigionamento e dalla crisi energetica.

Il borsino alimentare

Se a Marzo 2022 un litro di olio di semi di girasole costava 1,72 euro, adesso lo si paga 3,32 euro con un incremento del +93%. Al secondo posto nella classifica dei rincari in Toscana stilata da Coldiretti regionale c'è la farina di frumento (+58%) passata da 0,58 centesimi a 0,92 euro e al terzo la pasta (+52%), nonostante agli agricoltori, che producono la materia prima essenziale, il grano appunto, sia riconosciuto un prezzo inferiore al 30% rispetto allo stesso periodo di un anno fa. 

Al quarto posto troviamo il riso (+51%), diventato un alimento sempre più presente nella nostra dieta, al quinto il barattolo di yogurt da 125 grammi (+44%) mentre al sesto la passata di pomodoro (+39%). In settima posizione c’è il burro (+32%) seguito all’ottavo dal prosciutto cotto (+25%) e al nono dal petto di pollo (+24%). Chiudono la classifica, al decimo posto, i bastoncini di pesce surgelati (+23%)

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Al banco dell’ortofrutta la situazione va migliorando. Per acquistare un chilo di insalata lattuga si spende il 14% in meno, per i finocchi il 24% in meno ma anche per spinaci a foglia liscia (-1,3%), per i kiwi (-17%), per le pere kaiser (-15%) il cartellino è in discesa, mentre sono stabili quelli per fragole e mele golden

"Considerando il tasso di inflazione nazionale del mese di aprile (8,3%) - è il calcolo di Coldiretti Toscana - alle famiglie toscane fare la spesa oggi costa complessivamente 64 milioni di euro in più al mese".