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Autolinee Toscane, la rivoluzione francese corre sul bus

Presentazione ufficiale per AT, il nuovo gestore unico del trasporto pubblico locale. Confermati 5.164 dipendenti. Biglietto unico in tutta la regione

Gianni Bechelli, Stefano Baccelli, Eugenio Giani e Jean Luc Lugaa

Dopo 6 anni di conflitti e rinvii, mancano solo 37 giorni all'inizio del nuovo corso del trasporto pubblico locale: il primo Novembre entra ufficialmente in attività Autolinee toscane, società del gruppo francese Ratp e nuovo gestore unico della rete di collegamenti su autobus in tutto il territorio regionale. E' la prima esperienza del genere in Italia e andrà avanti per almeno 11 anni, la durata prevista dal contratto di servizio.

I protagonisti del nuovo corso, il neo presidente di Autolinee toscane Gianni Bechelli, amico di vecchia data del governatore Eugenio Giani, e l'amministratore delegato Jean Luc Laugaa hanno presentato piani e obiettivi in una conferenza stampa convocata nella presidenza regionale. E non hanno usato mezzi termini in riferimento a quel che dovranno maneggiare nei prossimi mesi: "Abbiamo ereditato un servizio precario e disordinato - ha dichiarato Laugaa - Lasceremo un Tpl in linea con gli standard europei anche se l'avvio sarà nel segno della continuità". 

Nelle ultime settimane è stato completato il passaggio dei beni dei vecchi gestori ad Autolinee Toscane: 99 contratti in tutto per l'acquisto delle vecchie sedi aziendali, delle officine, di pensiline, paline e altri beni e dell'intero parco bus attualmente circolante, formato da mezzi con un'età media di 12 anni, per una spesa totale di 223 milioni di euro.

Investimenti per altri 357 milioni sono previsti a breve e a medio termine: 51 milioni, di cui 27 entro il primo anno, per acquistare nuovi software e tecnologie, 306 milioni per comprare 2.095 nuovi autobus, i primi 22 entro il Settembre 2022, altri 1.000 entro i 3 anni successivi. "Abbiamo anticipato gli investimenti sui bus - ha precisato Laugaa - perchè abbiamo ereditato un parco veicoli malridotto a causa di una manutenzione insufficiente".

Complessivamente Autolinee Toscane ha previsto di investire, in 11 anni, 580 milioni di euro per migliorare il servizio. A livello organizzativo, oltre alla sede centrale di Firenze, ci saranno 3 dipartimenti, nord, centro e sud, con un referente specifico per Comuni e Province. In ogni dipartimento lavoreranno anche un direttore, un responsabile commerciale, un addetto alle relazioni con i media locali e alle informazioni all'utenza.

Già, gli utenti. Cosa cambierà per i viaggiatori? Laugaa ha spiegato che AT sta lavorando con la Regione per uniformare e modificare "le modalità di accesso al servizio". Stessi biglietti e abbonamenti su tutto il territorio regionale, insomma. Le novità saranno illustrate ai primi di Ottobre, provincia per provincia. 

I 5.264 dipendenti che lavorano nelle vecchie aziende di trasporto saranno tutti assunti da AT, con lo stesso ruolo e inquadramento. "Autolinee Toscane non lascerà a casa nessuno, assumeremo tutto il personale attualmente in forza agli attuali gestori - si legge in una nota di AT - Porteremo progetti per il miglioramento della sicurezza e lo sviluppo delle carriere in base al merito; investiremo molto sulla formazione che, unita al merito, è indispensabile per migliorare sia le condizioni di lavoro che il servizio".

I toscani non aspettano altro.