Un'operazione la cui portata si descrive da sola con i numeri: 6 persone arrestate, 250 finanzieri in azione e 7 milioni di beni sequestrati tra denaro e beni mobili e immobili, ricavati dallo smaltimento illecito dei rifiuti.
La rete di imprenditori smantellata dalla guardia di finanza era attiva principalmente in Toscana e aveva ramificazioni estese fino alla Campania e al Veneto.
L'ordinanza di applicazione delle misure cautelari è stata emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze Angelo Pezzuti su richiesta della Distrettuale Antimafia, diretta dal procuratore capo Giuseppe Creazzo.
Le ipotesi di reato sono attività organizzate per il traffico illecito di rifiuti, truffa ai danni di un ente pubblico e falsità ideologica.