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Trapianto di microbiota contro Alzheimer e Parkinson

Trasferendo batteri fecali da persone sane nell'intestino dei pazienti anziani si potrebbero curare una serie di patologie geriagriche. Uno studio

Un trapianto di microbiota fecale (Fmt) come nuova frontiera di cura per le patologie geriatriche associate a disbiosi come Alzheimer e morbo di Parkinson: è quanto emerge da uno studio che verrà ufficialmente presentato a Firenze durante il congresso Florence Geriatric Health Alliance 2022 in programma alla Camera di commercio fiorentina. L'assise è presieduta da Andrea Ungar, professore di geriatriadell'Università di Firenze e direttore presso Unità operativa universitaria di geriatria dell'Azienda ospedaliero universitaria di Careggi.

L'Fmt è già cura per alcune malattie infiammatorie dell'intestino in soggetti immunodepressi, ma l'applicazione su pazienti con deficit cognitivi aprirebbe scenari di grande potenzialità. Studi sperimentali, spiega il docente ordinario di malattie dell'apparato digerente dell'Università di Firenze Andrea Galli, hanno dimostrato efficacia del trasferimento di materiale fecale da animali giovanissimi a esemplari anziani con deficit simili a quelli ravvisabili nell'uomo in caso di malattie come Alzheimer e Parkinson. Studi pilota condotto sull'uomo consentono di ben sperare.

Il microbiota intestinale è un ecosistema composto da oltre 5.000 specie batteriche e subisce una maturazione e poi, via via che l'età aumenta, deterioramento progressivo. Molte patologie geriatriche si associano alla sua alterazione, e si parla infatti di disbiosi. Alla base di patologie complesse come Alzheimer e Parkinson parrebbe ad oggi esserci proprio l'interazione definita come asse intestino-cervello.