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Controlli anti-corruzione nei cantieri toscani

Gli accordi firmati da Regione e Anac riguarderanno anche i progetti della darsena di Livorno e del raddoppio della ferrovia Pistoia-Montecatini

Da sinistra: Giuliano Gallani, Enrico Rossi, Raffaele Cantone e Maurizio Gentile

Correttezza e trasparenza per prevenire fenomeni di corruzione in un settore delicato come quello degli appalti delle opere pubbliche. E' questo il senso che muove i tre protocolli di azione firmati a Palazzo Strozzi Sacrati dalla Regione Toscana, l'Autorità nazionale anticorruzione, Rete ferroviaria italiana e Autorità portuale di Livorno.

L'accordo principale siglato dal presidente della Regione Enrico Rossi e dal presidente dell'Anac Raffaele Cantone è volto a favorire la vigilanza sui contratti pubblici di maggior rilievo relativi a lavori, servizi e forniture con l'obiettivo di garantire legalità e trasparenza e prevenire tentavi di infiltrazione criminale.

"Non è possibile proteggerci da qualsiasi pericolo di corruzione con un solo atto - ha commentato il governatore Rossi -, altrimenti lo avremmo già fatto. Ma quella che abbiamo siglato è una misura di prevenzione importante che contiene anche tutele del lavoro".

Contestualmente a quello tra Regione e Anac sono poi stati firmati anche altri due protocolli "gemelli" che attiveranno la stessa vigilanza collaborativa sulle procedure per la realizzazione di due grandi opere che saranno realizzate in Toscana: la costruzione della Darsena Europa a Livorno, per la quale ha firmato il presidente dell'Autorità portuale Giuliano Gallani, e il raddoppio della ferrovia Pistoia-Montecatini per il quale ha firmato l'amministratore delegato di Rfi Maurizio Gentile.

"Questi atti - ha commentato Cantone - oltre che per evitare rischi di corruzione sono importanti anche per non incorrere in altri tipi di problemi, magari pure involontari, che portano ritardi. Quello che proviamo a fare con questo accordo è intervenire in maniera preventiva".