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Treni e pendolari, la Toscana se la cava

Il rapporto Pendolaria 2018 di Legambiente promuove il trasporto ferroviario toscano. Alta velocità Firenze-Bologna al top ma la costa resta indietro

In Toscana i pendolari sui treni hanno vita migliore rispetto a quelli di molte altre regioni italiane ma ancora gli investimenti nel trasporto su ferro non bastano e sono troppe le opere che procedono a rilento, prima fra tutte il nodo dell'alta velocità di Firenze. E' la fotografia scattata dal rapporto Pendolaria di Legambiente su trasporto ferroviario e flusso di pendolari che nel 2018 ha toccato quota 234mila presenze al giorno, 182mila sono nell'area fiorentina secondo l'Istat.

In Toscana secondo Legambiente i problemi si concentrano soprattutto sulla costa dove i tempi di percorrenza sono infiniti da Carrara a Grosseto e dove la velocizzazione della direttrice tirrenica è ferma al palo. Treni sovraffollati anche sulla Siena Empoli dove sono in ballo 177 milioni per il raddoppio tra Empoli e Granaiolo e per l'elettrificazione. 

Migliore la situazione a Firenze dove nonostante i tempi lunghi per vedere realizzata la linea 4 della tramvia tra la stazione Leopolda e Campi Bisenzio, la linea T1 Leonardo da luglio estesa da Careggi a Scandicci con le sue 500 corse ogni 4 minuti per Legambiente ha ridotto di 12.500 tonnellate la Co2 nell'aria togliendo 9.300 auto dalle strade. E poi c'è l'alta velocità Firenze Bologna che batte tutti: nel 2018, secondo il rapporto Pendolaria, ha toccato il record di 162 treni al giorno dai 18 del 2002.