Politica

Trivelle, niente quorum per il referendum

In Toscana affluenza al 30,7%. Il premier Renzi: "Non votare è stato lo strumento più semplice per non mettere in crisi un intero settore"

Il referendum sulle trivellazioni in mare non ha raggiunto il quorum dei votanti: a livello nazionale l'affluenza si è attestata al di sotto del 32 per cento.

In Toscana hanno votato il 30,7 per cento degli aventi diritto. La provincia che ha registrato la più alta adesione al voto è stata quella di Livorno (34 per cento) seguita da quella di Firenze con il 33 mentre Arezzo è stata quella con la più bassa affluenza (26,5 per cento).

Lo scrutinio è finito con 83,55 per cento dei "sì" con 13.334.764 voti e i "no" si sono attestati al 14,2 per cento con 2.198.805 voti.

A scrutinio ancora in corso il presidente del consiglio Matteo Renzi, che nelle scorse settimane aveva invitato i cittadini ad astenersi, ha dichiarato che "da questo referendum non escono nė vincitori né vinti".

"Il governo non è il vincitore di questa partita ma questa sera noi festeggiamo con gli operai e i tecnici che lavorano nelle piattaforme e che ora hanno un futuro - ha detto Renzi - Qualcuno ha usato il referendum per fare una conta interna e per questo referendum abbiamo speso inutilmente 300 milioni di euro. La demagogia però non paga. Basta con le polemiche, basta con l"odio, pensiamo a costruire il futuro energetico dell'Italia".

"Noi abbiamo stravinto il referendum e Renzi lo sa benissimo - ha replicato il presidente della Regione Puglia Emiliano, fra i promotori del referendum - Sono andate a votare 14 milioni e mezzo di persone, informate e determinate a non permettere a una lobby di dettare la politica energetica di un paese. Il governo ha voluto prorogare i termini delle concessioni per far risparmiare ai petrolieri il miliardo e mezzo di euro necessario a smantellare le piattaforme. La storia dei posti di lavoro salvati è una barzelletta. La nostra battaglia non finisce qui".