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Turismo, andamento lento ma la Toscana ci spera

Città d'arte in profondo rosso nonostante Firenze vada meglio di Roma e Venezia. Lievissimi segnali di movimento dall'estero ma pesa il vuoto USA

Qualcosa si muove sul fronte del turismo, piano, pianissimo ma si muove. Lo rileva l'Enit, l'Agenzia Nazionale per il Turismo, alla luce dell'allentamento delle misure e con la progressiva riapertura delle frontiere e la conseguente ripresa di molti voli: si nota infatti, nel calo delle prenotazioni estive per l'Italia, una leggerissima ripresa complessiva da -89,4% a -85,4%. Quelli più propensi a muoversi, per ora, sono gli inglesi. 

Ma ancora non basta a colmare il vuoto impensabile fino a qualche mese fa dei turisti stranieri che stanno lasciando all'asciutto le città d'arte: la stima per Firenze, in una prospettiva annuale sul 2020, vede Firenze a -63,9 per cento di arrivi internazionali. 

Nonostante tutto, sempre secondo l'Enit, tutto sommato il capoluogo toscano se la cava meglio di altre città con una quota di mancate prenotazioni pari al 26 per cento: tantissimo ma meglio del -38 per cento di Roma, del -39 per cento di Milano e del -47 per cento di Napoli. Venezia soffre più di tutti con il 68 per cento di camere ancora disponibili. 

Ma chi viaggia quest'estate? Dall'indagine telefonica effettuata ad hoc da Enit su un campione di quasi quattromila italiani, sono soprattutto gli uomini i vacanzieri italiani di quest'anno (56% dei casi), che hanno tra i 36 e i 55 anni (40%). In vacanza andranno soprattutto i diplomati (45%), mentre solo il23% dei laureati si concedera' un meritato riposo.