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Turismo, Federalberghi vuole la riforma

"Troppo abusivismo nel settore", dicono gli albergatori riuniti a Firenze e chiedono alla Regione di modificare le regole

Federalberghi chiede di intervenire alla luce dei dati diffusi: in Toscana soggiorna in albergo solo il 52 per cento di persone non residenti che vengono nella nostra regione per vacanza o altro, tra il 2007 e il 2013 si è registrata una crescita importante, del 40 per cento circa, per il ricettivo non alberghiero a fronte di una contrazione dell'alberghiero. Case e appartamenti vacanze, affittacamere e bed and breakfast hanno raggiunto la cifra di seimila che doppia quella delle strutture alberghiere. 

"Tutto questo - ha spiegato Federalberghi - a fronte di un 85 per cento di forza lavoro occupata con contratto di lavoro regolare negli hotel, che producono l'8,5 per cento per volumi di fatturato del Pil regionale e il 73 per cento stimato delle entrate tributarie dell'intero settore dell'accoglienza". 

Da qui le richieste fatte alla Regione Toscana ( al convegno era presente l'assessore al ramo Stefano Ciuoffo ) che vanno dalla possibilità di fare ristorazione per gli alberghi anche per i non alloggiati, alla regolamentazione per bed and breakfast da dividere in imprenditoriali e non, dare una identità a case e appartamenti vacanza, residenze di campagna, ostelli e case per ferie dove - dice Federalberghi - "Troppo spesso l'evasione fiscale diventa la regola" e infine dare l'obbligo a tutte le strutture di adempiere alla comunicazione in questura delle presenze e della movimentazione turistica.