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Turismo si cambia, la Toscana ha una nuova legge

Approvato in Consiglio regionale il testo unico che detta nuove regole per il comparto che in vale il 7 per cento del Pil regionale

La Toscana ha una nuova legge sul turismo. Meno burocrazia e guerra al sommerso sono i pilastri del nuovo testo unico che sostituisce il testo normativo ormai superato del 2000 e che regolamenta un comparto chiave dell'economia toscana. In termini percentuali il settore del turismo vale infatti il 7 per cento del Pil regionale. Il testo è stato approvato con 25 voti favorevoli, 11 contrari e tre astenuti. 

Tra le novità previste dalla legge, figura il nuovo sistema di 'governance' del settore. Per l'accoglienza e l'informazione turistica a carattere sovracomunale il testo prevede anche la possibilità dell'associazione dei Comuni per tipologia di prodotto omogeneo. 

Per gli alberghi è prevista la possibilità di esercitare anche al pubblico le attività di somministrazione di alimenti e bevande, la vendita al dettaglio e l’erogazione di servizi di benessere e cura del corpo e la vendita al cliente un servizio turistico accessorio. Si introducono oltre alla disciplina dell’albergo diffuso, nuove tipologie di strutture ricettive, come i ‘condhotel’, i ‘marina resort’ e i camping-village. Viene rivisitata la disciplina in materia di strutture ricettive extra-alberghiere per l’ospitalità collettiva per ampliare il novero dei soggetti legittimati alla gestione delle case per ferie, rifugi escursionistici, ostelli per la gioventù, rifugi alpini e bivacchi fissi. Per i ‘bed & breakfast’, che attualmente non rappresentano un’autonoma tipologia di struttura ricettiva, si prevede un’espressa regolamentazione. Inoltre, viene ridefinito il divieto di offerta di servizi propri delle strutture alberghiere.

"Con questa legge – ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi - regolamentiamo un settore importantissimo che in questi anni di crisi ha tenuto e si è sviluppato. Da una parte vogliamo semplificare ed eliminato tutta una serie di vincoli per consentire alle imprese di non restare ingabbiate in regole assurde. Dall'altra proviamo ad entrare in un mondo vastissimo, con 90 milioni di presenze l'anno, metà delle quali legata agli alloggi turistici, lato oscuro di un settore che vorremmo rilevare e tracciare, ma anche regolamentare".