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Ucraina, 9.000 profughi vivono in Toscana

L'accoglienza si è articolata in due fasi, quella di gestione degli arrivi e poi quella della pianificazione dell'ospitalità. Ecco come è andata

Un anno fa l'arrivo dei profughi ucraini (Foto d'archivio)

Sono circa 9.000 i profughi ucraini che, fuggiti dalla guerra dopo l'esplosione del conflitto innescata dall'invasione da parte delle truppe russe, un anno dopo vivono ancora in Toscana. A tracciare un bilancio dell'accoglienza alla vigilia del primo anniversario dell'inizio della guerra è la Protezione civile regionale, e i numeri suscitano l'orgoglio del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

Due le fasi degli interventi, da quello di gestione degli arrivi a quello della pianificazione dell'ospitalità. La prima fase si è compiuta fra Marzo e Maggio 2022, e si è concentrata su allestimento e gestione del Punto Accoglienza creato a Firenze presso Mercafir. Da qui sono transitati fra il 13 Marzo e il 31 Maggio 1.528 cittadini ucraini che si sono registrati, ottenendo indicazioni per gli adempimenti amministrativi e ricevendo una prima assistenza.

Ancora, l'azione ha portato avanti l’organizzazione di una rete di strutture alberghiere di prima accoglienza (33 alberghi dislocati nelle province di Firenze, Pisa, Grosseto, Pistoia, Prato, Arezzo che, nel momento della massima occupazione, hanno alloggiato 835 persone) che si è aggiunta alle strutture Cas delle prefettture, e sullo svolgimento di attività di supporto ai cittadini ucraini per consentire loro di usufruire di prestazioni socio-sanitarie.

Nella seconda fase (a partire da Giugno 2022), terminati gli arrivi dall’estero l’attività si è orientata nel supporto al progetto di ‘Accoglienza Diffusa’ gestito dal Dipartimento nazionale di Protezione civile. I cittadini ucraini in uscita dalle strutture alberghiere (l’ultima è stata chiusa a Novembre 2022) hanno trovato sistemazione o nei Cas o in alloggi fra strutture, appartamenti e famiglie messi a disposizione nella rete delle associazioni che hanno aderito al progetto. Attualmente quelli accolti in tale rete sono 145.