Monitor Consiglio

Un dipartimento ambulatoriale per i casi meno gravi e urgenti

"Posizionato nelle immediate vicinanze dei Pronto Soccorso, ne alleggerirebbe la pressione. E aboliamo le incompatibilità dei medici"

Andrea Ulmi

Una struttura che faccia da cuscinetto e posizionata nelle immediate vicinanze dei Pronto Soccorso per alleggerirli dei casi meno gravi o meno urgenti: la proposta è stata portata in Consiglio regionale dal consigliere della Lega Andrea Ulmi, Vicepresidente della Commissione sanità, nella replica alla risposta dell’Assessore Bezzini all’interrogazione presentata da tutto il gruppo Lega sulle problematiche connesse ai Pronto Soccorso toscani, dopo la minaccia di quasi trecento medici di dimettersi in massa. 

“Quello che chiedono i medici - sostiene Ulmi - è una migliore organizzazione del lavoro, visti i carichi decisamente pesanti cui sono sottoposti che hanno portato, in questi giorni, la Cassazione a riconoscere ad uno di loro il danno biologico dopo un infarto. Questo per capire che situazione stiano vivendo i medici che sono in prima linea". 

"Se le problematiche che rendono il Pronto Soccorso il collo di bottiglia tra ospedale e territorio, esposte dall’Assessore, le condividiamo, non abbiamo individuato nella risposta dell’Assessore proposte concrete per risolvere il problema - prosegue il rappresentante della Lega - La nostra proposta nasce da una realtà, cioè che in un reparto, occupati tutti i posti letto, non si ammettono più pazienti; ai Pronto Soccorso tale limite non esiste, dunque se arrivano centinaia di pazienti devono essere seguiti tutti con le difficoltà del caso sia per i medici, che per gli infermieri e gli oss, oltre che per gli stessi degenti costretti ad attendere su barelle, sedie o postazioni di fortuna. E’ evidente che, se un caso risulterà non urgente, così non è per il cittadino che si sente male e che sente la necessità di andare in Pronto Soccorso”.

Da qui la proposta di un dipartimento ambulatoriale (il cosiddetto ‘outpatient department’) filtro

“Se non è efficace il filtro della medicina territoriale - sottolinea Ulmi - è necessario che questo avvenga in ospedale, con una struttura che si prenda carico dei codici 4 e 5, quelli cioè di minor gravità, lasciando al pronto soccorso ed ai suoi medici la vera emergenza-urgenza".

"E’ per questo che chiediamo anche l’abolizione delle incompatibilità, come avvenuto durante l’emergenza Covid, affinché i medici che vogliono fare turni di servizio possano farlo, così come i medici extramoenisti possano esercitare la loro attività in strutture accreditate per ridurre le liste di attesa” conclude il consigliere leghista.