Attualità

Un piano per la sicurezza degli operatori sanitari

Dopo gli ultimi episodi di violenza, tra i quali anche quello subito da una psicologa a Fornacette, la Regione attiva misure preventive e protettive

Di episodi di aggressioni ai danni di operatori del servizio sanitario in Toscana se ne contano molti e la tendenza non sembra essere in diminuzione. Tra gli ultimi casi quello di una psicologa aggredita negli uffici della Misericordia a Fornacette e costretta a ricorrere al pronto soccorso. Molti anche i casi di aggressioni in pronto soccorso che si sono registrati all'ospedale di Santa Maria Nuova a Firenze e all'ospedale Santo Stefano di Prato

Proprio per prevenire episodi del genere ed evitare il loro ripetersi, la giunta regionale toscana nell'ultima seduta ha approvato una delibera che appronta una serie di misure che le aziende sanitarie dovranno adottare. Gli strumenti potranno essere di diversa natura: telecamere a circuito chiuso, dispositivi di sicurezza, impianti di allarme ma anche maggiore illuminazione fino ai metal detector.

In particolare il testo delibera prevede il monitoraggio del fenomeno delle aggressioni agli operatori sanitari, l'attivazione di servizi adeguati di vigilanza dei pronto soccorso della Toscana e nelle aree a maggior rischio, iniziative di formazione e aggiornamento rivolte al management e agli operatori del servizio sanitario e anche campagne di comunicazione per sensibilizzare l'opinione pubblica sul fenomeno.