Il sistema industriale formato dalle aziende toscane dei servizi pubblici fattura 4,5 miliardi di euro, occupa 25mila persone e fa investimenti per 650 milioni di euro l’anno. Un comparto strategico al centro di un convegno organizzato alla Certosa da Confservcizi Cispel Toscana.
“I prossimi due anni e mezzo della legislatura regionale sono cruciali per il futuro della Toscana- ha dichiarato Nicola Perini, presidente di Confservizi Cispel - Come Associazione di categoria delle aziende di servizio pubblico locale, siamo a disposizione per individuare obiettivi praticabili e monitorare la loro realizzazione, per ogni settore e per ogni dossier aperto".
"Occorre porre l’attenzione su nuovi strumenti operativi, che definiscano una migliore regolazione tecnica ed economica di tutti i settori, non solo nei servizi industriali - ha sottolineatoi Perini - Occorre una svolta di semplificazione e sburocratizzazione anche a livello regionale. Siamo chiamati come aziende ad un grande cambiamento per affrontare da protagonisti le diverse transizioni dei prossimi anni: ecologica, digitale, sociale. Nuove sfide normative e regolatorie in tutti i settori che comporteranno investimenti ingenti ed innovazione. Siamo pronti ad incrementare gli investimenti ma serve che la rimodulazione del PNRR proposta dal Governo premi tutti i progetti presentati dalle aziende di servizio pubblico".
"Oggi siamo qui per proporre alla Regione Toscana una cabina di regia operativa regionale, che si riunisca mensilmente e faccia il punto sullo stato di avanzamento dei diversi progetti o proposte. Un modo concreto e trasparente per realizzare interventi che hanno tutti una ricaduta economica, sociale e ambientale - ha proseguito Perini - Per ottenerlo alcuni temi dei servizi pubblici locali devono essere affrontati in un quadro ufficializzato di confronto e dialogo con l’amministrazione regionale, le amministrazioni provinciali e comunali e le altre associazioni di categorie, oggi da noi chiamate a dire la loro su temi cari alla collettività toscana. Mancate decisioni o rinvii non ce li possiamo più permettere. Servono semplificazione e pragmatismo, per una Toscana semplice, accessibile e capace di fare investimenti. Sostenibilità, innovazione digitale e inclusione sociale devono essere le basi sulle quali dovrà poggiarsi la crescita della nostra Regione. Auspichiamo che la Regione accolga la nostra proposta, per lavorare insieme alla Toscana del futuro”.
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