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Uncem, no alle fusioni imposte dall'alto

Assemblea di Uncem con all'ordine del giorno la fusione dei Comuni. Giurlani: "E' inaccettabile che si possa cancellare la storia di un municipio"

"I Comuni, piccoli o grandi, sono l'espressione del territorio e dei cittadini. Nelle aree montane se si toglie il Comune non rimane più nulla". Con queste parole il presidente di Uncem Toscana, Oreste Giurlani, punta il dito sulle fusioni dei Comuni calate "dall'alto". Per Uncem vanno bene le fusioni ma solo se il progetto parte dal basso, dove i cittadini votano e scelgono, "Non come è successo all'Abetone e Cutigliano", ha sottolineato Giurlani.

In Toscana sono 180 ci Comuni montani che chiedono un confronto sia con la Regione che con il Parlamento, perché, hanno spiegato i sindaci, se ci sono da fare le riforme bisogna farle insieme ascoltando anche questi comuni e la gente di queste comunità.

Uncem ha sottolineato come i piccoli Comuni si stiano impoverendo: la chiusura delle poste, le scuole.

"La montagna - ha continuato il presidente regionale di Uncem - ed i territori rurali hanno bisogno di risposte. Si deve aggiungere, invece che togliere, perché anche lì ci sono cittadini di serie A che hanno bisogno di servizi essenziali". 

I sindaci dei Comuni montani toscani hanno chiesto un incontro con il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.