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"Uncem non pagava i contributi ad un dipendente"

Lo ha dichiarato il capogruppo di Fratelli d'Italia Donzelli sulla base dei documenti Inps di un lavoratore a cui è stata negata la disoccupazione

La vicenda è stata al centro di una conferenza stampa del consigliere regionale.

"Negli anni fra il 2011 e il 2014 Uncem Toscana non ha corrisposto i contributi Inps ad un suo dipendente - ha dichiarato Giovanni Donzelli - indicando invece il versamento nella dichiarazione Cud consegnata al lavoratore che rappresenterebbe così una certificazione falsa."

Il consigliere ha puntato il dito anche contro la Regione Toscana per non aver verificato la regolarità contributiva come attraverso il Durc, avendo erogato all'ente dal 2009 al 2015 circa 11 milioni di finanziamenti pubblici diretti.

"Nel resoconto della posizione del dipendente l'Inps conferma che si tratta di un illecito penale commesso da Uncem - sottolinea Donzelli - chiediamo che la Magistratura faccia luce sulla vicenda e indaghi sulle posizioni contributive di tutti gli altri dipendenti. La Regione non ha vigilato su bilanci chiaramente irregolari, che ci sono stati sempre negati e che adesso pretendiamo di vedere".

Nel pomeriggio il presidente di Uncem e sindaco di Pescia Oreste Giurlani ha replicato a Donzelli con una nota.

“Il Consigliere Donzelli, nella sua ormai annosa campagna contro Uncem Toscana, è incorso nell’ennesima confusione concettuale, si confida non voluta - si legge nella nota - Il Cud è soltanto documento rappresentativo delle trattenute operate dall’azienda: il dedotto mancato versamento dei contributi è circostanza che con la regolarità formale e sostanziale del Cud non ha nulla a che vedere, come nulla ha a che vedere il Durc con le attività svolte da Uncem Toscana come più volte si è tentato – inutilmente – di far comprendere al consigliere Donzelli". 

"In ogni caso con l'Inps abbiamo già condiviso e firmato un accordo nei giorni scorsi che prevede un piano di rientro per il pagamento di tutti i contributi - conclude la nota - Accuse dunque ancora una volta mirate a gettare fango sull'operato di Uncem, da sempre laboratorio di innovative progettualità a favore dei Comuni e riconosciuto come tale dai sindaci stessi che hanno trovato in Uncem supporto tecnico e istituzionale per portare avanti le politiche di sviluppo dei territori montani e rurali necessarie al mantenimento dei servizi essenziali al cittadino”.