Attualità

Vaccini obbligo rinviato, la Toscana non ci sta

Rinviato di un anno con il decreto Milleproroghe l'obbligo di certificare i vaccini per l'iscrizione a scuola. La Regione pensa a una propria legge

Il rinvio dell'obbligo di presentazione dei certificati vaccinali previsto dalla legge Lorenzin per i bambini da zero a sei anni è stato di fatto rinviato di un anno dal decreto Milleproroghe del Governo. Una decisione presa male dalla giunta regionale toscana. L'assessore al diritto alla salute Stefania Saccardi ha definito il rinvio di "un atto da irresponsabili".  

"Come medici ed esperti hanno già sottolineato, si tratta di una pessima idea" ha poi aggiunto Saccardi. "I vaccini, grazie al cosiddetto ‘effetto gregge' - ripete -, non difendono solo le persone a cui vengono somministrati ma anche gli altri, i neonati e gli immunodepressi ad esempio che vaccinati non possono essere. Perché ciò accada occorre però raggiungere una certa soglia, il 95 per cento di copertura, compresi i richiami".

Ora la Toscana torna a pensare a una legge propria, la stessa a cui si stava lavorando prima che entrasse in vigore la legge Lorenzin che di fatto l'aveva resa superflua. La Regione infatti, ha fatto presente il presidente della commissione sanità in Consiglio Regionale Stefano Scaramelli, aveva già promosso una legge toscana per introdurre l'obbligo di vaccinazione per l'iscrizione a scuola. Quelle norme, varate dalla giunta e poi passate al vaglio della commissione regionale sanità, avrebbero però bisogno ora solo dell'ultimo passaggio in aula consiliare per diventare legge.

La scelta del governo, ha poi aggiunto l'assessore Saccardi, "è ancora più irresponsabile perché col rinvio si nullifica una legge che già aveva prodotto effetti positivi nell'alzare i livelli di copertura della popolazione. Si tratta di un atto che mette in pericolo i più piccoli e soprattutto coloro che non possono vaccinarsi".