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​"Vaccini subito a lavoratori di servizi pubblici"

Il presidente di Confservizi Cispel Toscana ha lanciato un appello urgente per la vaccinazione dei lavoratori da parte dei medici aziendali

Il presidente di Confservizi Cispel Toscana, Alfredo De Girolamo, ha rivolto un appello urgente alla vaccinazione dei lavoratori del comparto dei servizi pubblici "in prima fila dall’inizio della pandemia".

“E’ urgente che le regioni si attivino per consentire al più presto alle aziende di servizio pubblico locale di procedere alla campagna di vaccinazione" ha detto De Girolamo.

Il presidente De Girolamo ha accolto la proposta del Ministro del Lavoro, Andrea Orlando, di sottoscrivere un protocollo che permetta alle aziende di utilizzare presidi al suo interno, quindi con i medici aziendali, per le somministrazioni delle dosi, così da garantire un accesso più fluido ai lavoratori più esposti al contagio “Il nostro sistema in Toscana, cosi come fatto per la vaccinazione antinfluenzale e i test antigenici, è in grado di organizzare una campagna rapida e con le proprie risorse, una volta ricevute dosi adeguate di vaccino. Per questo è urgente che l’accordo anticipato dal Ministro Orlando ieri in audizione al Senato, in Commissione Lavoro, venga sottoscritto, così da permettere all’intero comparto di continuare a lavorare in sicurezza al servizio dei cittadini”.

"Molti lavoratori, in Toscana circa 20.000 - ha precisato De Girolamo - hanno svolto attività rischiose, come la raccolta dei rifiuti (anche presso le utenze positive al Covid19), la guida di autobus, tram e treni, le attività di manutenzione degli operatori acqua e gas, degli operatori di edilizia residenziale pubblica, dei farmacisti. Le misure di prevenzione e protezione adottate dalle aziende a tutela dei propri lavoratori hanno consentito di contenere la diffusione del contagio presso queste categorie che oggettivamente corrono rischi superiori ad altri. Adesso è urgente metterli nelle condizioni di lavorare in sicurezza, in considerazione anche dei casi di positività che stanno interessando gli stessi lavoratori, sottoponendoli al vaccino”.

“Ci saremmo aspettati che la pianificazione nazionale e regionale dei calendari di vaccinazione includesse queste categorie fra le priorità - ha detto De Girolamo - ma niente per adesso è stato fatto, anteponendo fino ad ora a questi lavoratori esposti, categorie professionali molto meno a rischio. Ad oggi solo i farmacisti sono stati oggetto di vaccinazione, rientrando nel personale sanitario. Non è una rivendicazione corporativa ed egoistica, ma il riconoscimento di una oggettiva situazione di esposizione a rischio da oltre un anno di lavoratori impegnati per attività di pubblico interesse, per il bene comune” ha concluso il presidente Cispel.