"La Regione Toscana è stata sempre molto presente sul tema della presa in carico integrata dei soggetti affetti da alopecia derivante sia da trattamenti oncologici che da specifiche patologie. Un problema che ha un forte impatto sociale e sulla qualità della vita dei pazienti, soprattutto dal punto di vista psicologico" dichiara Valentina Mercanti, consigliera regionale Pd, che sul tema ha presentato una mozione.
"Credo che questo tipo di intervento vada incrementato, sia chiedendo al Governo di inserire la patologia nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) con conseguente aumento delle risorse nazionali, sia con altri tipi di azioni da parte della Regione stessa - prosegue Mercanti - Penso non solo alle persone che perdono i capelli in seguito a terapie antitumorali: l’alopecia areata infatti è una malattia autoimmune che colpisce la pelle ed è ritenuta di origine multifattoriale, può colpire persone di tutte le età, di entrambi i sessi e di tutti i gruppi etnici, in molti casi, compare già dall’infanzia e può manifestarsi in maniera diversa in ogni persona colpita".
L’atto, oltre alla citata sollecitazione nei confronti del Governo, contiene altri impegni da affidare alla giunta regionale: “valutare l’ipotesi di prevedere un contributo economico anche per il tatuaggio con finalità medica, quale strumento atto ad aiutare il superamento sotto il profilo estetico delle difficoltà legate all’alopecia; sensibilizzare i cittadini sul tema, con particolare attenzione verso i bambini, affinché possano essere contrastate "credenze e pregiudizi" che portano alla discriminazione di tali soggetti ed in alcuni casi all'isolamento degli stessi; introdurre specifiche misure di supporto alle famiglie dei pazienti mediante percorsi formativi e di sostegno psicologico; assumere, per quanto di competenza, analoghe determinazioni a livello regionale e confermare, nelle more dei soprarichiamati provvedimenti governativi, anche per i prossimi anni l’erogazione di un contributo in favore delle persone affette da alopecia, dipendente sia da interventi sanitari correlati a patologie oncologiche, sia da specifiche tipologie patologiche, finalizzato all’ acquisto delle parrucche, quali ausili indispensabili per una piena realizzazione del percorso riabilitativo individuale”.
"Tutto ciò - conclude Mercanti - rende chiara l’importanza del tema: non parliamo solo di un fattore estetico ma del benessere psicologico delle persone, ed è doveroso continuare ad essere vicini ai malati e alle loro famiglie".