Politica

Pd Toscana, Fabiani chiede di voltare pagina

Il candidato alla segreteria del Pd Toscana: "Rispetto per gli iscritti e il popolo di centrosinistra, facciamo un congresso degno di questo nome"

Valerio Fabiani

"Lo dico così, senza girarci troppo intorno: ora che avete risolto le vostre beghe interne ed il capo vi ha dato la linea, almeno abbiate rispetto dei nostri iscritti e del popolo di centrosinistra!": con queste parole Valerio Fabiani, candidato alla segreteria regionale del Pd della Toscana in alternativa alla renziana Simona Bonafè, si rivolge agli attuali dirigenti dem in merito al congresso in programma per ottobre.

"Da settimane dai nostri territori, dai Giovani Democratici e da tantissimi esponenti del Partito, sono arrivate richieste di rinvio - scrive in una nota Fabiani - Nessuna risposta. La vecchia dirigenza si è dimostrata sorda ignorando, ancora una volta, la necessità di una discussione vera e profonda. Non è bastato perdere un Comune dopo l'altro per capire che è necessario chiederci dove abbiamo sbagliato, per poi provare a ripartire?! O si pensa davvero che sia sufficiente una sterile conta interna?!".

"Mi chiedo se tutti siamo coscienti della gravità della situazione toscana - prosegue Fabiani - Evidentemente no. Come evidentemente non ci si rende conto che dopo aver abbandonato a se stessi circoli e strutture locali del partito, ora non si può perfino costringerli ad organizzare un congresso in pochi giorni. Ascoltiamoli. Adesso che le candidature sono state presentate formalmente e che avete risolto (o maldestramente provato a nascondere) le vostre beghe interne, ascoltate il nostro popolo: nei circoli i militanti stanno pensando di non partecipare al Congresso regionale perché si sentono presi in giro da queste tempistiche ridicole".

"Le pagine dei giornali sono state riempite, per giorni, da nomi, possibili ticket, accordi, passi indietro, appelli ad una falsa unità di facciata - prosegue Fabiani - Ho una domanda: dove sta la Politica in questo Congresso? Io voglio potermi confrontare stando nel merito delle varie tematiche, voglio confrontarmi sulla linea politica e sulle alleanze che vogliamo costruire o ricostruire. In questo Congresso, mi pare evidente, dovremmo discutere tra una linea politica che chiede di voltare pagina e una che invece rappresenta continuità di classe dirigente, contenuti, visione del Partito e metodi di direzione". 

"Io sostengo, convintamente, che sia necessaria una netta discontinuità rispetto alla gestione toscana del Partito che abbiamo visto in questi anni e che ha imposto anche queste tempistiche congressuali - conclude il candidato alla segreteria regionale del Pd toscano - Ripartiamo ad ascoltare ed ascoltarci: Simona, se tieni davvero alla nostra comunità politica sostieni anche tu la necessità di un congresso vero. Facciamo un Congresso che sia almeno degno di questo nome".