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Verdini si arrabbia e sbatte la porta in tribunale

Il senatore ed ex presidente del Credito Cooperativo è uscito dall'aula del processo per il crac dell'istituto. "Il pm ha toccato i miei figli"

Denis Verdini era presente in aula, nel tribunale di Firenze, per la requisitoria dell'accusa al processo per il crac della banca di Credito Cooperativo Fiorentino. Il senatore e presidente, per 20 anni, dell'istituto di credito è imputato insieme ad altre 43 persone.

Nel corso dell'udienza Verdini ha lasciato l'aula in evidente stato di arrabbiatura perché nel corso della requisitoria il pm ha "toccato i miei figli".

Il pm ha fatto riferimento ai figli di Verdini quando, parlando dei legami con il costruttore Riccardo Fusi, ha ricordato la circostanza che la moglie di Verdini aveva chiesto al Fusi la disponibilità di camere per i figli negli alberghi di proprietà del costruttore.

Dopo l'episodio Mario Profeta, presidente del collegio del tribunale di Firenze davanti al quale è in corso il processo è intervenuto dicendo: "Non voglio mai più assistere a scatti d'ira e gesti plateali come quello di prima". Per il giudice, in ogni caso, "la vicenda è chiusa qui".