"Non posso che offrire la mia disponibilità per la prossima legislatura". Parola del presidente Eugenio Giani, che in vista del voto in Toscana si mette in prima linea per essere nuovamente il candidato del centrosinistra.
Le dichiarazioni di Giani arrivano dopo giorni in cui diversi amministratori di centrosinistra, ma anche circoli del Partito Democratico, hanno chiesto alla segretaria Elly Schlein di sciogliere le riserve e dare il via libera alla ricandidatura dell'attuale presidente della Toscana. "Sono rimasto molto colpito, ringrazio davvero tutti coloro che in questi giorni stanno manifestando un sostegno e un calore umano e politico verso la prospettiva di una ricandidatura - ha detto Giani a margine di una conferenza stampa - mi ha fatto molto piacere vedere circoli del Pd autorevoli e partecipati, più della metà dei sindaci della Toscana e, contemporaneamente, tante istanze della società civile, economica, sindacale, sociale".
Proprio per questo, ha spiegato, ha dato la sua disponibilità al bis. "Naturalmente lo faccio nelle regole del partito e della coalizione - ha aggiunto - è un partito che mi chiede di manifestare la disponibilità, che io ho formalizzato, in modo che la direzione regionale osservi quanto previsto dallo Statuto nazionale e da quello regionale".
Ovvero che il presidente uscente al primo mandato sia ricandidato di diritto. Un eventuale altro metodo di selezione del candidato, concordato con la coalizione, dovrebbe essere sostenuto da almeno tre quinti dei componenti dell'assemblea regionale. In soldoni, per non procedere con le primarie e quindi dire di no al bis occorre il 60% degli aventi diritto in assemblea regionale.
Infine, Giani ha voluto poi ringraziare il segretario regionale Emiliano Fossi, con cui si è incontrato anche oggi a Palazzo Strozzi Sacrati, e il deputato e membro della segreteria nazionale Marco Furfaro, fedelissimo di Schlein. "Ho visto le loro prese di posizione con interviste ispirate a un senso unitario e costruttivo", all'insegna di un fare per la Toscana che passa da quanto portato avanti in questi anni - ha concluso - dal rafforzamento del sistema sanitario a quello del welfare, passando per la difesa di provvedimenti impugnati dal Governo di fronte alla Corte Costituzionale, come il trattamento di fine vita medicalmente assistito e le numerose infrastrutture".