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Trapianti, 4 milioni per ridurre i tempi di attesa

La Regione li ha destinati alle aziende sanitarie per incentivare la rete organizzativa. Verrà creata un'unica equipe per il trapianto dei tessuti

Il tempo medio di attesa per un trapianto di organo in Toscana è di 793 giorni, poco più di due anni, dato migliore rispetto alla media nazionale che è di tre. Per rendere ancora più efficiente la rete trapianti e donazioni e ridurre i tempi di attesa, la Regione ha destinato 4 milioni di euro alle aziende sanitarie per incentivare la rete di organizzazione dei trapianti e delle donazioni attraverso progetti innovativi. 

Un modo per collocare le strutture per le donazioni nelle cardiologie, terapie intensive e 118. Altro passo sarà quello di individuare una equipe unica in Toscana, adesso sono tre, per la donazione dei tessuti, in linea con la riorganizzazione sanitaria regionale.

Nel 2015 in Toscana i donatori segnalati sono stati 331, quelli utilizzati 141. I dati toscani sono molto più alti rispetto alla media nazionale. Al 6 giugno 2016, il dato toscano è di 101,9 donatori segnalati per milione di abitanti, quello nazionale di 35,1. Quanto ai donatori utilizzati, in Toscana sono stati 42,6 per milione di abitanti, in Italia 17,7.

I trapianti realizzati in Toscana da donatore con cuore battente sono stati 242 nel 2012, 238 nel 2013, 243 nel 2014, 254 nel 2015, 100 al 6 giugno 2016. 

"I dati toscani su donazioni e trapianti sono già molto positivi, se confrontati con quelli nazionali - ha detto l'assessore Stefania Saccardi - Questo anche grazie alla nostra organizzazione a rete, oltre che, naturalmente, alla generosità dei donatori e dei loro familiari e al lavoro delle associazioni - Con questa delibera noi vogliamo ancora migliorare l'organizzazione di donazioni a trapianti e ridurre i tempi di attesa".

Questi gli obiettivi:

- omogeneizzare l'efficienza del percorso di procurement di organi, coinvolgendo i servizi di emergenza territoriale 118, i pronto soccorso, le cardiologie, le terapie intensive  e i servizi di emergenza territoriale 118, i pronto soccorso, le stroke unit e le terapie intensive relativamente alla donazione a cuore battente;

- riorganizzare il programma regionale di procurement di organi toracici, in particolare polmone, anche nell'ambito di un'azione del Centro nazionale trapianti relativa alla scarsa disponibilità a livello nazionale di organi come cuore e polmone;

- perseguire l'autosufficienza regionale rispetto al fabbisogno di tessuti;

- migliorare i percorsi assistenziali post trapianto.