Ceccarelli (PD): “Porti di pace, non di conflitto. Bene la scelta di Livorno e Carrara, comunità coese e solidali”
“La vicenda della nave americana Slnc Severn, respinta prima a Livorno e poi a Carrara, dimostra che i nostri territori hanno una coscienza civile forte e radicata. A Livorno con lo sciopero dei lavoratori e le manifestazioni, a Carrara con la presa di posizione immediata delle istituzioni, dei sindacati e della cittadinanza, è arrivato un segnale chiaro: i nostri porti non devono diventare approdi per traffici che rischiano di alimentare conflitti e guerre.
Voglio esprimere pieno sostegno alla sindaca di Carrara Serena Arrighi e al presidente della Provincia Gianni Lorenzetti, che hanno saputo rappresentare con fermezza e lucidità la volontà della comunità. Così come ai livornesi che hanno alzato la voce e hanno fatto valere con determinazione le loro ragioni.
La Toscana ha una tradizione di pace e solidarietà che si riflette nella storia delle sue città di mare. È giusto che oggi questa vocazione venga riaffermata con chiarezza, soprattutto in un momento internazionale delicatissimo. Davanti alla tragedia umanitaria che si sta consumando a Gaza, con il popolo palestinese che soffre da mesi sotto bombardamenti e privazioni indicibili, dire no all’attracco della Severn significa ribadire che i nostri porti devono rimanere spazi di lavoro, di accoglienza e di dialogo, non luoghi in cui si scaricano mezzi e materiali che possono essere usati per alimentare guerre".
Con queste parole il capogruppo del PD in Toscana Vincenzo Ceccarelli commenta le scelte di Livorno e Carrara, ringraziando le istituzioni, i lavoratori e i cittadini che hanno saputo difendere con chiarezza la vocazione dei nostri territori: essere terra di pace, non di guerra.