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Visite ed esami non disdetti, valanga di cartelle

Dopo la sospensione in era Covid, tornano le sanzioni per chi non si è presentato agli appuntamenti. In partenza decine di migliaia di contestazioni

E' in arrivo un bastimento carico di cartelle di contestazione per visite ed esami non disdetti nell'anno 2018 fra le aree provinciali di Firenze, Prato e Pistoia facenti capo alla Asl Toscana Centro. L'attività di richiesta di pagamento del cosiddetto malum era stata sospesa in era Covid, ma dalla scorsa primavera è ripartita.

Si tratta di una sanzione di importo pari al ticket della prestazione diagnostica o della visita specialistica non effettuate, senza applicazione della fascia aggiuntiva modulata sul reddito, che viene richiesta anche agli esenti.

In questi giorni 27.500 toscani stanno ricevendo contestanzioni malum per un totale di 31.600 posizioni non disdette per tempo nel 2018. Le cartelle riguardano 17.500 fiorentini, 6.400 cittadini del Pratese e 3.600 residenti nella provincia di Pistoia.

Le normative prevedono la disdetta almeno 48 ore prima della data prevista per l’erogazione della prestazione, così da liberare il posto per altri pazienti. Lo si può fare per telefono, email o via internet.

Che fare se si è ricevuta la cartella

Nel sanzionare è previsto che si risalga fino a 5 anni indietro, spiega la Asl Centro, utilizzando le registrazioni sugli applicativi Cup aziendali che tracciano sia le prenotazioni che le mancate presentazioni.

Gli avvisi bonari vengono inviati per posta ordinaria e non prevedono aggravi di spese. L’annullamento del malum contestato è previsto in presenza di casistiche standard specifiche, legate all’impossibilità imprevista e sopraggiunta di presentarsi quali malattie, ricoveri, lutti, eventi atmosferici eccezionali. Per tali casistiche potrà essere richiesto di presentare la necessaria documentazione probatoria.

Inoltre, se il cittadino ritiene si sia verificato un errore di registrazione sugli applicativi, o di mancata registrazione della presenza, verrà presa in esame la documentazione presentata ed eventualmente annullato l’addebito.

Per informazioni o chiarimenti l’Azienda sanitaria ha messo a disposizione i seguenti numeri:

Nella lettera sono inoltre riportati i recapiti mail e fax cui inviare documentazione o argomentazioni difensive, utilizzando il modulo apposito allegato alla lettera.

Coloro che non rispondono al sollecito nei termini indicati e non provvedono al pagamento in questa prima fase, riceveranno nei prossimi mesi un verbale di accertamento recapitato con atto giudiziario, con aggravio di spese amministrative e postali che si aggiungono alla sanzione.