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Visite specialistiche, Toscana oltre i livelli pre Covid

Nel primo semestre 2022 sono state erogate prestazioni in numero maggiore rispetto allo stesso periodo del 2019. La situazione nel resto d'Italia

Sulle visite specialistiche ambulatoriali la Toscana si lascia il Covid alle spalle, tornando ad erogare un numero di prestazioni superiore a quello dei livelli pre pandemici con un +1,48% rispetto al 2019: l'analisi giunge da Agenas (l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali che fa capo al Ministero della salute), che ha messo a confronto i dati relativi al primo semestre 2022 e quelli del medesimo periodo del 2019.

I numeri del raffronto in Toscana e in Italia è contenuto nel monitoraggio sulla mobilità sanitaria che dedica un segmento proprio alla specialistica ambulatoriale.

Il risultato è motivo d'orgoglio per l'assessore regionale al diritto alla salute Simone Bezzini, anche perché sulla materia la Toscana risulta "l’unica regione in Italia ad aver aumentato, dell’1,48%, il volume di attività per quanto riguarda le visite specialistiche ambulatoriale”.

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A fronte di un dato medio nazionale sul semestre in esame del -12,84% rispetto allo stesso periodo del 2021, la Toscana si colloca dunque in controtendenza lasciandosi alle spalle Basilicata (-1,30%) e Puglia (-8,22%) in uno scenario che vede in coda la Provincia autonoma di Bolzano (-46,03%).

Del resto anche nella tempesta Covid la Toscana quanto a specialistica ambulatoriale si era mostrata più resiliente rispetto ad altri territori. Il 2020 aveva registrato un crollo nelle prestazioni erogate del -29,46% rispetto al 2019, ma in un contesto che vedeva performance migliore solo da parte della Campania (-20,97%) e in coda la Basilicata (-63,87%).

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La variazione primo semestre 2021-2019 ha segnato un immediato recupero, con la Toscana al -3,87% dietro ancora alla Campania (+0,50%). Il 2022 ha scompigliato le carte, con la Toscana in testa a mettere a segno il solo dato col segno più, come detto del +1,48%.