"Ci sembra - prosegue il Consigliere regionale della Lega e membro della Commissione Sanità - che si "predichi bene, ma poi si razzoli veramente male" dato che i piccoli centri sono troppo spesso snobbati da chi governa questa Regione. Il caso volterrano è emblematico e deve far riflettere; da una parte, abbiamo dei genitori giustamente preoccupati che la salute dei propri figli possa essere messa potenzialmente a rischio dalla mancanza di un supporto assistenziale adeguato e continuativo in loco, dall'altra abbiamo il duo Giani-Bezzini che si arrampica su specchi sempre più scivolosi, promettendo cose che, poi, spesso, non si concretizzano."
"Il termine cultura, che ben si addice proprio a Volterra - sottolinea il rappresentante della Lega - vuol dire anche avere le capacità di fornire una specifica assistenza sanitaria ai bambini, cosa che tuttora, colpevolmente, manca nella città toscana."
"La medicina territoriale - insiste Galli - va, dunque, completamente riformata; le case di comunità, ad esempio, rischiano di diventare delle cattedrali nel deserto, se non verranno collocati un numero congruo di medici ed infermieri."
"Insomma - conclude Giovanni Galli - il caso Volterra è significativo dell'inadeguatezza di una gestione sanitaria che nella nostra Regione fa acqua da tutte le parti; i cittadini, ancor di più quando si parla di salute, meritano rispetto e non chiacchiere senza effettivo costrutto."