Cronaca

Villetta esplosa, ansia per Roberto e le bimbe

Sono gravissime le condizioni dell'uomo e delle bambine scampati alla tragedia. Per loro la prognosi resta riservata. La madre è morta tra le macerie

La disperazione nella tragedia di Bagno a Ripoli sta in quelle mura sventrate come da una bomba. Di quella villetta infatti non resta più nulla, solo le macerie. 

A quasi un giorno dall'esplosione causata da una fuga di gas che ha raso al suolo la villetta di via Villamagna 113, restano in prognosi riservata Roberto Mantione e le due figlie Gemma di sette anni e Cristal di dieci, mentre la madre è stata trovata morta dopo ore di ricerche.

Lui ricoverato a Careggi, mentre le bimbe al pediatrico Meyer. Entrambe hanno ustioni estese sul corpo: sul 15% la bambina di 10 anni e del 25% la più piccola, causate dalla deflagrazione avvenuta alle 20.40 di ieri sera.

Per la madre Valentina Auciello non c'è stato nulla da fare: il suo corpo è stato estratto a tarda notte dai vigili del fuoco, arrivati sul luogo del disastro poco dopo l'esplosione. 

La violentissima esplosione è stata avvertita a chilometri di distanza. I detriti di quella che era la casa dei Mantione sono stati sparati per decine di metri e alcuni degli edifici circostanti rimasti lesionati sono stati, per il momento, evacuati. Sul posto, nel giro di mezz'ora sono arrivati i vigili del fuoco che hanno lavorato tutta la notte per portare in salvo la famiglia Mantione.

Intanto la procura ha aperto un fascicolo per i reati di crollo, omicidio e lesioni gravissime colposi. Per il momento non ci sono indagati. Molti i nodi che restano da sciogliere: poco prima dell’esplosione, Roberto Mantione, rientrato a casa, ha telefonato al manutentore dell’impianto per segnalare la presenza di un forte odore di gas. 

Però poi è mancato il tempo per intervenire e capire quale ne fosse la sorgente. Dopo la chiamata, il boato assordante che ha squarciato il buio e la tragedia.