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Carlo e Camilla incontrano i vini toscani

Degustazione di vini toscani di alta gamma, per il principe di Galles e la duchessa di Cornovaglia, nell'ambito degli incontri programmati in Italia

Foto Twitter UK in Italy

Un'iniziativa per sottolineare i legami tra la casa reale inglese e il territorio toscano di cui il principe di Galles è storicamente estimatore. I reali si sono intrattenuti a lungo coi produttori assaggiando i loro vini e conversando coi presenti per oltre un'ora. 

Disponibili in una sala lungo il tavolo di degustazione prodotti di Antinori, Biondi Santi, Verdelli, Cinelli Colombini, Mazzocolin, Manetti, Frescobaldi, O'Callaghan, Il Palagio del cantante Sting, Moretti. 

Solo una ventina gli invitati tra cui conoscenze privati dei reali. Donatella Cinelli Colombini, produttrice di Brunello di Montalcino, ha detto al principe di Galles che il vino che gli stava facendo assaggiare proviene da una cantina di sole donne. "Allora - ha replicato Carlo - vuol dire che è molto femminile, un Brunello morbido". 

Stupiti i manager dell'azienda del cantante Sting, Il Palagio: non solo Carlo ricordava i vini, ma anche conosceva la produzione di miele e di olio d'oliva.

Infine, un particolare gemellaggio con carni bovine e formaggi inglesi di altissima qualità importati in Italia dalla Ahdb (Agriculture and Horticulture Development Board), ente britannico non governativo per il sostegno e lo sviluppo agroalimentare.

Ci sono state parole per tutti, a partire dal tasting di un Tignanello di Antinori dove Carlo e Camilla hanno parlato molto con Allegra Antinori informandosi sulle ultime novità della casa vitivinicola fiorentina. Allegra Antinori ha riferito di aver scherzosamente offerto a Camilla di occuparsi delle importazioni nel Regno Unito. 

Alla postazione dei Frescobaldi, tenuta in persona dal marchese Vittorio Frescobaldi, sono stati rinverditi i 700 anni di relazioni tra la famiglia fiorentina, che fu anche di banchieri, e la casa reale inglese.

Vittorio Moretti, infine, che in Toscana ha vari possedimenti, ha annunciato una scoperta storica che lo staff della sua azienda Petra ha fatto a Suvereto insieme all'università di Firenze: l'ubicazione di un vigneto che fu di Elisa Bonaparte, scoperta su cui parte un progetto di valorizzazione.