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6 Underground, città travolta da scene mozzafiato

Scontri e inseguimenti ed ancora esplosioni tra i monumenti del Rinascimento, l'ultimo film di Michael Bay è un susseguirsi di eccessi cinematografici

Su Netflix è uscito 6 Underground, l'ultimo film di Michael Bay girato in parte sulle strade del Rinascimento fiorentino e le sequenze scorrono con un montaggio adrenalinico con i primi venti minuti dedicati a Firenze che lasciano lo spettatore a bocca aperta. Ma il film è piaciuto al pubblico fiorentino?

"Firenze era una città tranquilla, prima che Michael Bay decidesse di trasformare le sue strade in una pista da corsa, con esplosioni e sparatorie" questa la presentazione di Netflix.

L'operazione, una nuova vetrina cinematografica per la città tra le più rappresentate sul grande schermo, ha prodotto utili in termini economici ma quale può essere il ritorno in termini di immagine? Molte pellicole del passato hanno prodotto dei sequel turistici come ad esempio i famosi itinerari "Sulle orme di..." che ad esempio portano oggi i turisti sulle strade di "Inferno" della coppia Dan Brown - Ron Howard mentre restano incancellabili pellicole come "Camera con vista". 

Troppi effetti speciali? Nel film di Michael Bay con Ryan Reynolds, Mélanie Laurent e Corey Hawkins un miliardario, dopo aver inscenato la propria morte, recluta una squadra di agenti per una missione alla ricerca di un brutale dittatore. La trama è tutta qui. Il resto sono fotogrammi spettacolari nello stile del regista di Armageddon, Bad Boys o The Rock, per citarne solo alcuni in cui l'eccesso è l'unica regola ed era inevitabile il concentrato di azione allo stato puro. Il regista ha ricevuto le Chiavi della città con una cerimonia formale nel settembre 2018.

Il rischio in una città come Firenze è che l'arte soffochi tutto anche registi ed attori, a meno che non si tratti di artisti del calibro di Totò che sorprende sempre nell'affacciarsi sullo Scoppio del Carro in piazza Duomo la mattina di Pasqua, oppure Massimo Troisi seduto al fontanile di San Niccolò o mentre attraversa Ponte Santa Trinita per arrivare al maestro Franco Zeffirelli capace di dipingere Firenze cogliendo la luce di certe giornate che capitano solo poche volte l'anno.