Attualità

Ad Arcetri un secolo di fisica moderna

Era Novembre 1921 quando sul colle che ospitò Galileo Galilei si inaugurava il Garbasso, la sede storica dell'istituto universitario

Cento candeline per il Garbasso, la sede storica dell’Istituto di Fisica, inaugurata ad Arcetri un secolo fa, a Novembre 1921, sul colle che ospitò Galileo negli ultimi anni di vita e vide il sorgere dell’osservatorio astronomico a fine Ottocento. Allora si chiamava Istituto di Fisica del Regio Istituto di Studi Superiori Pratici e di Perfezionamento. Solo tre anni dopo, con l'istituzione dell'Università degli Studi di Firenze, sarebbe stato creato il corso di laurea in Fisica.

E ieri per celebrare il prestigioso centenario si è tenuto un convegno che ha avuto per chairman il professor Paolo Blasi. Qui si è ripercorsa la storia dell'istituto di ricerca, trasferito un secolo fa dal centro storico al colle che già ospitava l'Osservatorio astronomico per volontà di Antonio Garbasso, studioso di rilievo e in seguito sindaco di Firenze.

Enrico Fermi, Franco Rasetti, Bruno Rossi, Gilberto Bernardini, Giuseppe Occhialini, Giulio Racah e Daria Bocciarelli non sono che alcuni tra i ricercatori eccellenti protagonisti di quella pagina di storia della fisica e della scienza. Insieme al gruppo romano di via Panisperna, proiettarono la fisica italiana sulle ribalte internazionali. A portare il suo saluto alle celebrazioni, ieri, anche il presidente della Regione Eugenio Giani: “In una società tecnologicamente evoluta – ha sottolineato - la fisica non smette di rivestire attualità e centralità e dunque ancora oggi il suo insegnamento accresce il profilo della Toscana come terra di scienza, di cultura e di trasferimento tecnologico”.