Cronaca

Assalto incendiario alla sede della Lega

Ignoti hanno appiccato il fuoco alla sede della Lega di Firenze mentre era in corso una riunione di partito con 15 militanti. Nessuno è rimasto ferito

Era in corso una riunione quando una fiammata è comparsa sulla porta della sede della Lega, a Firenze. All'interno erano presenti circa 15 persone compreso il segretario fiorentino Federico Bussolin. Nessuno è rimasto ferito.

"Poco fa alcuni sfigati hanno cercato di dare fuoco alla sede della Lega a Firenze, ci trovavamo all’interno per una riunione e abbiamo spento subito la fiamma. È uno schifoso tentativo di metterci paura, ma non ci riusciranno. Andiamo avanti!" è stato il commento il capogruppo, Federico Bussolin. 

"Esprimiamo profonda solidarietà alla Lega di Firenze che questa notte è stata vittima di un vile atto intimidatorio presso la sua sede di viale Corsica mentre era in corso una riunione. Siamo sconcertati dall’accaduto e ci auguriamo che le Forze dell’Ordine individuino immediatamente i colpevoli. Nessuna tolleranza verso chi propugna odio e violenza” hanno detto i capigruppo di Fratelli d'Italia in Consiglio regionale e a Palazzo Vecchio, Francesco Torselli e Alessandro Draghi, e il coordinatore fiorentino FdI Jacopo Cellai.

“Piena solidarietà e vicinanza al collega e amico Federico Bussolin e a tutti i militanti - ha detto il presidente della Commissione controllo e consigliere del gruppo Centro Antonio Montelatici – che, ieri sera, durante una riunione di partito, sono stati vittime di un grave atto intimidatorio da parte di individui che nulla hanno a che fare con la politica e con la vita democratica. Condannando tale grave e vile gesto, che per fortuna non ha creato danni a persone, mi auguro che tali delinquenti siano presto assicurati alla giustizia. Lunedì presenterò una comunicazione in Consiglio comunale”.

L'eurodeputata Susanna Ceccardi ha commentato sui social "Qualche imbecille ha cercato di dare fuoco alla sede della Lega a Firenze, in viale Corsica, mentre era in corso una riunione di militanti, che se ne sono accorti in tempo. Per piacere, non vengano poi i soliti maestrini a farci lezioni di tolleranza e democrazia".