Lavoro

​Cavalli conferma l'addio ma in 100 rifiutano

L'azienda ha confermato la scelta di spostare a Milano il centro direzionale ospitato all’Osmannoro, nel Comune di Sesto, alle porte di Firenze

La sede dell'Osmannoro chiuderà a Settembre, cento lavoratori hanno rifiutato il trasferimento di sede da Sesto Fiorentino a Milano mentre 54 lavoratori della Roberto Cavalli hanno aderito.

La scelta della Roberto Cavalli di spostare a Milano il centro direzionale fino ad oggi ospitato all’Osmannoro, nel Comune di Sesto, alle porte di Firenze è stata confermata dai vertici dell’azienda oggi, nel corso di un incontro convocato dal consigliere del presidente per il lavoro Gianfranco Simoncini al quale hanno partecipato, in video conferenza, il sindaco di Sesto Fiorentino Lorenzo Falchi, le organizzazioni sindacali e la Rsu, oltre si rappresentanti dell'azienda. La cessazione dell'attività all'Osmannoro partirà il primo di Settembre.

"Una scelta che impoverisce il territorio, spostando fuori dalla Toscana un marchio storico e disperde un patrimonio di professionalità qualificate, cresciute in loco" così Regione Toscana e Comune di Sesto Fiorentino hanno commentato la decisione della Roberto Cavalli spa.

Prendendo atto della decisione, Simoncini ha condiviso le preoccupazioni dei sindacati sul futuro della società dal momento che "un centinaio di addetti ha deciso di non trasferirsi a Milano". Regione e Comune hanno preso atto anche dell’accordo stipulato fra sindacati e azienda per sostenere i lavoratori che hanno scelto di non trasferirsi.

"Un accordo apprezzabile - ha sottolineato Simoncini - ma al quale dovrebbe ora seguite un confronto per supportare i disagi a cui andranno incontro anche i 54 lavoratori che dovranno spostarsi fuori regione". Simoncini, nel corso dell’incontro di oggi, ha chiesto anche garanzie per quanto riguarda l’indotto sul territorio, ottenendo la conferma che i rapporti in atto resteranno in piedi.

Regione e Comune hanno poi auspicato che il sito produttivo di Osmannoro possa, dopo la cessazione dal primo di Settembre della attività di Cavalli, tornare ad essere sede di attività produttive, manifestando la disponibilità a lavorare per favorire questa possibilità che potrebbe portare nuova occupazione.