Cronaca

Omicidio Ashley, Cheick Diaw resta in carcere

Convalidato il fermo del senegalese per "gravi e univoci" gli indizi e concreto il rischio di fuga. Il gip Zanobini: "Agì con violenza e cinismo"

Sono bastate poche ore al giudice delle indagini preliminari del Tribunale di Firenze, Matteo Zanobini, per prendere una decisione sugli elementi a carico di Cheick Diaw, 27enne senegalese accusato dagli investigatori della procura di Firenze di aver ucciso Ashley Olsen, trovata morta il 9 gennaio scorso nel suo appartamento in via Santa Monaca.

L'ordinanza di convalida è stata emessa a poche ore dall'interrogatorio di garanzia, tenutosi questa mattina nel carcere di Sollicciano.

A carico di Cheik Diaw, scrive il magistrato, pesa un quadro indiziario "grave e univoco" e un concreto pericolo di fuga, anche in relaziona alla sua condizione di immigrato privo di permesso di soggiorno, di un lavoro regolare e dedito all'uso di sostanze stupefacenti". 

In base a quanto riscostruito dal gip, il giovane colpì la donna con "una violenza straordinaria e gratuita", rivelando col suo comportamento "un cinismo e una carica di aggressività straordinari". Del suo comportamento dopo l'omicidio, aggiunge poi Zanobini il gip, la mancanza di una presa di coscienza di quanto commesso e
"l'assenza di pentimento".

 Contestualmente alla convalida il gip Matteo Zanobini ha emesso un'ordinanza di custodia cautelare in carcere, accogliendo la richiesta del pubblico ministero.