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Covid, rientro con il rebus della pausa pranzo

Distanziamento e lavoro agile mettono alla prova il comparto della somministrazione di alimenti e bevande che cerca soluzioni per la ripartenza

I tanti dubbi rimandati a Settembre si presentano adesso sui banconi di bar, gastronomie, punti ristoro e ristoranti. Cosa accadrà in pausa pranzo?

Mentre si pensa alle mense scolastiche ed aziendali con la somministrazione dei pasti in sicurezza attraverso monoporzioni, o piatti tripartiti, questa la soluzione adottata ad esempio per le scuole di Scandicci, è ancora un rebus la consueta pausa pranzo degli impiegati pubblici e privati. A Firenze gli esercenti si interrogano e qualcuno conta già i coperti ridotti drasticamente rispetto al passato.

Tanti imprenditori hanno investito nella propria attività creando un "punto ristoro" all'interno di bar, panifici, alimentari e gastronomie per fornire una pausa pranzo ai propri clienti abituali impiegati in aziende ed uffici. Nel periodo del lockdown, o confinamento, hanno adottato la soluzione take away, per la vendita da asporto ma adesso con l'ipotesi della chiusura prolungata degli uffici il problema si complica. La previsione tende verso un massiccio ricorso allo street food, almeno per chi si troverà fuori dalle pareti di casa.

Ci sono aziende che hanno già confermato il lavoro agile fino a dicembre, uno smart working prolungato per evitare complicazioni dovute ad uno screening continuo con il rischio di fermare tutto per un solo caso positivo che metterebbe in quarantena l'intero ufficio. 

Tra le soluzioni proposte nelle ultime settimane ci sono la pausa pranzo da asporto da consumare sulla panchina di una piazza o di un parco pubblico ma anche la tradizionale schiscetta o gavetta, il contenitore per il cibo preparato a casa da consumare in ufficio all'interno di una stanza sanificata e dedicata al pranzo di lavoro. Ci sono aziende che adotteranno App in grado di scaglionare le presenze in sala mensa con porzionamenti singoli e distanziati. Al posto dei piatti caldi potrebbero esserci monoporzioni precotte da scaldare al microonde.

Ma quanti sceglieranno il punto ristoro degli esercizi pubblici? Il settore della ristorazione è chiamato all'ennesima prova di sopravvivenza tenuto conto degli usi e consuetudini oramai stravolti dall'epidemia di Covid-19.