Lavoro

​Disney Store, sciopero contro i licenziamenti

I 233 lavoratori impiegati in Italia hanno votato in assemblea uno sciopero locale e nazionale contro la dismissione annunciata dal colosso americano

La risposta dei 233 lavoratori dei Disney Store in Italia alla dismissione dei negozi annunciata dal colosso americano è stata la proclamazione di uno sciopero di 8 ore, è quanto deciso dall’Assemblea unitaria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs. In Toscana sono due i punti vendita segnalati dalla grande catena di prodotti Disney, Firenze via Calzaiuoli e al Centro commerciale di Campi Bisenzio. 

Sono 15 a Firenze i dipendenti impiegati, è quanto reso noto da Filcams Cgil Firenze che in una nota ha sottolineato "L'azienda sceglie, decide che si abbandona il canale fisico e decide che solo il canale virtuale è quello su cui vale la pena di investire, e poco importa se a pagare il prezzo di questa scelta sono donne e uomini a cui fino a ieri veniva raccontato un sogno, un team al servizio di grandi e piccini. Grave e inaccettabile che si proceda in questa direzione".

I sindacati, con un intervento congiunto in sede nazionale, hanno chiesto "l'attivazione immediata di un tavolo istituzionale con i ministeri dello Sviluppo Economico e del Lavoro e contestuale avvio del confronto con la direzione societaria di Disney Store per conoscere i dettagli della procedura di liquidazione del marchio avviata il 19 scorso ed annunciata ai sindacati a cose fatte dalla direzione societaria". 

L’Assemblea riunita online ha deciso anche l’attivazione dello stato di agitazione e la proclamazione 4 ore di sciopero a livello territoriale da organizzare con sit in di protesta davanti ai punti vendita ed ulteriori 4 ore di sciopero da organizzare a livello nazionale.

I 233 lavoratori chiedono soluzioni volte a preservare i livelli occupazionali "Una situazione certamente non facile, tenuto conto della dismissione dell’intero perimetro di vendita a fronte di un investimento aziendale orientato tutto sul canale e-commerce - recita la nota congiunta dei sindacati - Si attende ora la ricezione della procedura di licenziamento collettivo paventata dalla direzione societaria che, oltre a chiarire i dettagli della presenza in Italia, aprirà la fase di confronto sindacale prevista dalla normativa italiana".

I sindacati concludono la nota "Tenteremo di percorrere la strada della cessione delle licenze, di definire un accordo sull’incentivo all’esodo volontario e di attivare percorsi di politiche attive volte alla ricollocazione dei lavoratori. Una sfida epocale. La crisi pandemica continuerà a produrre effetti nefasti per lungo tempo".