Attualità

Il grido delle donne toscane contro la violenza

Centinaia di persone in piazza per la grande manifestazione indetta da “Non una di meno”. Scioperi e presidi in tutta la Toscana

Striscioni e drappi rosa per l'otto marzo di protesta, manifestazioni ed eventi che hanno interessato la Toscana in un venerdì contrassegnato anche dagli scioperi dei mezzi pubblici, treni, tram, bus e aerei indetti dalle sigle sindacali che hanno risposto all'appello del movimento “Non una di meno”. 

A Firenze i cortei sono iniziati in mattinata e sono proseguiti fino al pomeriggio, quando centinaia di donne e uomini sono scesi in piazza tra balli e musica per la grande manifestazione indetta contro violenze, discriminazioni e prevaricazioni.

"La  violenza di genere si ripercuote in tutti gli ambiti della nostra vita, nelle case, nelle famiglie e nella società - ha detto Elena di Padova, attivista “Non una di meno” Firenze - noi pensiamo che i femminicidi siano solo la punta di un iceberg, la conseguenza estrema di un fenomeno molto più ampio". 

Un grido contro la violenza che in Toscana, secondo l'ultimo rapporto contro la violenza di genere, è costata la vita a 108 donne uccise tra 2006 e 2017. Oltre 22,400 quelle che si sono rivolte ai centri antiviolenza.

E poi ci sono le disuguaglianze che resistono tra donne e uomini sul posto di lavoro contro cui hanno protestato Cub, Cobas e USB in un presidio davanti alla stazione di Santa Maria Novella. "L'Italia - si legge in una nota diffusa dai sindacati - è al 127mo posto per disuguaglianza salariale su 144 paesi, le lavoratrici guadagnano circa il 30 per cento in meno dei colleghi maschi".