Cronaca

Evasione fiscale, assolta la figlia di Cavalli

L'imprenditrice figlia dello stilista era accusata con altri otto imputati di non aver pagato in Italia le tasse di una società del gruppo in Irlanda

L'accusa mossa dal pm del Tribunale di Firenze Gianni Tei riguardava l'omessa presentazione in Italia della dichiarazione dei redditi da parte della società irlandese Satelin Ltd che fa capo al gruppo fiorentino negli anni dal 2006 al 2010. Si tratta di una società di gestione dei marchi che percepisce royalties per lo sfruttamento commerciale dell'insegna col nome ''Roberto Cavalli''. Secondo il pm la società era solo apparentemente di diritto irlandese ma di fatto attiva in Italia e per questo avrebbe dovuto presentare le dichiarazioni anche nel nostro Paese. Si sarebbe trattato, in sostanza, di un caso di ''estero vestizione'' capace, alla fine, di produrre un'evasione fiscale da 9 milioni e 700mila euro di imponibile non dichiarato oltre a un mancato versamento dell'Ires da 3 milioni di euro. 

Tesi smontata pezzo per pezzo dalle difese secondo le quali gli imputati non hanno tratto alcun vantaggio fiscale indebito perché la società del gruppo aveva in effetti sede in Irlanda e ha sempre pagato le imposte dovute all'estero fin dalla sua costituzione. 

Alla fine il giudice Sabina Gallini ha respinto le accuse e ha assolto tutti gli imputati. Per l'anno più lontano, il 2006, l'assoluzione è scattata perché il reato è andato in prescrizione. Per gli altri anni, invece, "perché i fatti non sussistono".