Lavoro

​Gkn, trattativa arenata sui licenziamenti

I sindacati hanno ribadito all'azienda la richiesta di revocare il licenziamento collettivo durante un incontro con il governo e la Regione

Il tavolo aperto sulla vertenza Gkn di Campi Bisenzio è tornato a riunirsi ma la procedura è ancora arenata sui licenziamenti collettivi. La Fiom ha annunciato la "Fumata nera" ed ha ribadito l'appello alla revoca dei licenziamenti per poter trattare con l'azienda.

L'incontro si è tenuto oggi con l'azienda e i sindacati, il Ministero del Lavoro, il Mise e la Regione Toscana. Una corsa contro il tempo perché la vertenza che si è aperta lo scorso 9 Luglio per la legge 223 del 1991 ha una gestione di 75 giorni, ed il 22 Settembre è l'ultimo giorno utile prima delle lettere di licenziamento.

L'azienda ha reso noto di avere proposto "la cassa integrazione per cessazione dell'attività, ricollocamento dei lavoratori e una riconversione industriale" del sito di Campi Bisenzio tramite un mandato da conferire ad un advisor per "salvaguardare i livelli occupazionali e la continuità produttiva". 

In una nota congiunta Michele De Palma, segretario nazionale Fiom-Cgil e responsabile automotive e Daniele Calosi, segretario generale Fiom-Cgil Firenze e Prato, hanno dichiarato "Abbiamo ribadito la richiesta di ritiro della procedura di licenziamento collettivo avviata dall’azienda e il conseguente utilizzo delle 13 settimane di cassa integrazione previste dall’avviso comune sottoscritto da Cgil, Cisl, Uil, dal Governo e dalle parti datoriali".

La Fiom ha ribadito che non accetterà "nessuna soluzione che ruota intorno alla cassa integrazione per cessazione di attività perché ci sono tutte le condizioni per la continuità produttiva e occupazionale".

Il sindacato ha spiegato che "la trattativa non è ancora realmente partita perché l’azienda non ha tolto dal tavolo i licenziamenti come pregiudiziali a qualsiasi negoziato. Al fine di rimuovere le pregiudiziali e con l’obiettivo di riportare l’azienda al rispetto delle norme, accordi e avvisi comuni in un momento difficile per il nostro Paese, la Fiom ha presentato un articolo 28 per condotta antisindacale".

"Chiediamo alle istituzioni nazionali e territoriali di continuare nel sostegno della vertenza e nel supporto dei lavoratori chiedendo il ritiro della procedura a l’attivazione della cassa ordinaria.
Il confronto amministrativo si è chiuso con la dichiarazione inviata dalla Fiom alle istituzioni e
all’azienda e con l’impegno dei Ministeri competenti di riconvocare il tavolo in presenza per
continuare il confronto” hanno concluso De Palma e Calosi.