Lavoro

​Gkn riavvia i licenziamenti, lavoratori infuriati

“Arrivata la raccomandata. Gkn si prepara a riaprire la procedura di licenziamento” questo il messaggio su Facebook del Collettivo di Fabbrica

La procedura di licenziamento collettivo riparte, lo ha annunciato Gkn Driveline Firenze con una lettera inviata il 26 Novembre ed arrivata oggi, 30 Novembre, con raccomandata, ai dipendenti di Campi Bisenzio.

Arrivata la raccomandata. Gkn si prepara a riaprire la procedura di licenziamento”, ha scritto su Facebook il Collettivo di Fabbrica.

La reazione. I lavoratori hanno manifestato nelle vie del centro di Firenze ed una delegazione, accompagnata da Stefano Angelini di Fiom Cgil, ha incontrato alcuni rappresentanti di Comune e Regione per solleciatre l'intervento istituzionale.

L’azienda nella sua comunicazione ha sottolineato ancora una volta che ci sarebbero “manifestazioni di interesse da parte di investitori esterni, interessati a rilevare il sito produttivo e realizzare i loro progetti imprenditoriali, volti a perseguire diverse opportunità in settori di recente affermazione, affini al mondo automotive e per i quali il futuro è più promettente". Ed inoltre che "Il piano di reindustrializzazione potrebbe potenzialmente garantire il mantenimento di nuove produzioni industriali nella zona e salvaguardare le opportunità di lavoro. Questo processo necessita di tempi rapidi e di un contesto di adeguata serenità sindacale e sociale”. 

Gkn spiega “purtroppo, nonostante le nostre diverse sollecitazioni, non siamo ancora al punto in cui speravamo di essere in merito ai progressi verso la partenza dell’iter di reindustrializzazione, ma possiamo assicurarvi che faremo di tutto affinché questi progressi accadano per la salvaguardia dell’occupazione di tutti i nostri dipendenti”. E conclude “Abbiamo manifestato in più occasioni al sindacato, che a breve sarà nostro esclusivo interlocutore nell’ambito delle regole della procedura, che è nostra intenzione portare avanti il processo di industrializzazione, e crediamo sia ora la nostra migliore soluzione per minimizzare l’impatto sociale della decisione di chiudere l’impianto. Focalizzati su questo obiettivo, Vi garantiamo il nostro immutato impegno e apertura al dialogo”.